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Cassano, polemica sul Comune. «Troppi soldi spesi per gli addobbi natalizi»

Cassano, polemica sul Comune. «Troppi soldi spesi per gli addobbi natalizi»
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Questo albero di Natale vanterebbe un impegno di spesa da 1000 euro

Lo chiamavano l’abete della discordia, quello installato a piazza Pertini, vicino il Teatro comunale che ha scatenato polemiche e ire. Motivo? Pare vanti un impegno di spesa per un importo di 1000 euro. A denunciare il tutto è stato Pasquale Cersosimo dell’associazione Palazzo Viafora e Palombella Rossa.

“Premetto che personalmente sono sempre stato contrario agli allestimenti natalizi, perché generano una spesa per il nostro Comune e creano diseguaglianze fra quartieri”.
“Aggiungo – dice Cersosimo – che non mi va di generare un caso politico su questa cosa. Per questo il chiarimento urge e urge subito”. Per le luminarie e addobbi natalizi c’è da dire che è stata preventivata una somma di 16.000 euro. Cersosimo specifica però che “preventivata non vuol dire spesa”.

Infatti, se si sfogliano i documenti allegati in albo pretorio, si potrà notare come per le luminarie è stato operato un ribasso del 20% arrivando ad una somma pari a 12.500 euro mentre per l’albero siamo ancora in attesa di conteggio finale. “Mi spiego meglio – sottolinea il rappresentante delle due associazioni regolarmente affiliate al Comune – hanno preventivato 1.000 euro, ma presto uscirà l’impegno di spesa nel quale leggeremo l’effettiva somma spesa, che poi secondo me per evitare le critiche, segneranno una spesa di 20 euro ed il resto ce lo mettono loro!”.

“La domanda che si pone è la seguente: in un paese attanagliato dalla crisi economica e sociale, è giusto spendere 13.500 euro per gli addobbi natalizi? Non sarebbe stato più consono un Natale etico, dove la città veniva davvero coinvolta in un progetto di crescita collettiva?”

“Ricordo – dice Cersosimo – che la crisi prima che economica è sociale: la disoccupazione ha generato apatia, la gente ha perso la fiducia in se stessa, è depressa, non ha alcuno stimolo. Non ci sono momenti di aggregazione attiva, l’unico impegno quotidiano per decine di cassanesi è la sosta forzata sui marciapiede di corso Garibaldi: gli allestimenti natalizi potevano rappresentare un modo per coinvolgere queste persone, per farle stare insieme, per farli sentire partecipi, per farli sentire cittadini”.

Caterina La Banca

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