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Cassano, proposta legge tutela patrimonio speleologico. La Rocca: «Necessario coinvolgimento esperti»

Cassano, proposta legge tutela patrimonio speleologico. La Rocca: «Necessario coinvolgimento esperti»
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La provincia di Cosenza è il comprensorio territoriale più ricco di fenomeni carsici di tutta la Calabria dove, peraltro, sono sempre state indirizzate le maggiori ricerche ed esplorazioni speleologiche. Tra le maggiori cavità carsiche in termini di profondità e sviluppo, nell’intera regione, rientra il complesso delle “Grotte di S. Angelo” e la  “Grotta dello Scoglio”, ubicate entrambe nel territorio di Cassano Jonio, oggetto, la prima, ogni anno, di migliaia di visitatori provenienti da tutta la regione e non solo. Per  meglio tutelare questo complesso, naturalmente insieme ad altri presenti nel cosentino e in Calabria, il consigliere regionale del PD, Mario Franchino, ha pensato bene di depositare a tal riguardo, una proposta di legge ad hoc per la “Tutela e valorizzazione del patrimonio geologico e speleologico”. 

Ma sull’iniziativa legislativa in itinere, di cui Paese24.it scrisse a suo tempo, piovono già le prime critiche da parte di chi, conosce e studia da anni sul “campo la materia”. A muoverle in particolare è Antonio La Rocca, Socio del Gruppo Speleologico “Sparviere” di Alessandria del Carretto, associazione storica calabrese attiva sin dal 1976. Questi, in particolare, nel rilevare che la proposta di legge in se sarebbe utilissima, nello stesso tempo pone l’accento sulle inesattezze che questa contiene e che si palesano, sottolinea, ogni qualvolta non vengono coinvolte gli addetti ai lavori e chi ha una certa esperienza della problematica. Inesattezze, afferma, “che potrebbero produrre una scarsa attuazione della stessa legge”. Entrando nello specifico La Rocca si chiede come sia possibile valorizzare e proteggere una grotta, quella dello “Scoglio” di Cassano, la seconda più lunga della regione, scoperta tra l’altro dalla nostra associazione, che solo in pochi conoscono la sua ubicazione per questioni di protezione. Cosi come è giusto precisare, continua lo speleologo, che sin dai primi anni ’80 esiste in Calabria un Catasto delle Grotte Naturali (e da qualche anno anche quello delle grotte Artificiali), creato e gestito da un responsabile dell’associazione “Sparviere” di Alessandria del Carretto per conto della Società  Speleologica Italiana”.

Leonardo Guerrieri

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