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Trebisacce, riapertura ospedale sempre più lontana

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On. Nesci: "Si moltiplicano i posti letto nel reggino, mentre a Trebisacce e Praia la situazione resta invariata"

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La sanità calabrese continua a discriminare la Provincia di Cosenza a tutto vantaggio della sanità reggina già di per sé privilegiata dal governo-Scopelliti. La storia dunque si ripete anche dopo il cambio degli equilibri politici regionali e gli impegni pubblicamente e  ripetutamente assunti dal presidente Oliverio di voler riequilibrare l’assistenza sanitaria su tutto il territorio regionale, a partire dalla Sibaritide che presenta gravi criticità soprattutto dopo la chiusura degli ospedali di Trebisacce e di Cariati. Aumentano invece i posti-letto nel reggino ed in particolare a Melito Porto Salvo, mentre si allontana l’ipotesi della riapertura degli ospedali “di confine” di Trebisacce e Praia a Mare che il presidente Oliverio aveva dato per scontata. Per l’ospedale di Praia a Mare non è bastato neanche il pronunciamento del Consiglio di Stato che si è espresso per la sua riapertura, così come si prevede possa avvenire quanto prima per il “Chidichimo”.

A rivelarlo è stata la deputata calabrese pentastellata Dalila Nesci dopo aver letto il nuovo piano sanitario confezionato dal duo Scura-Urbani: «Nella nuova rete caldeggiata da Urbani, amico del ministro Lorenzin – ha scritto la Nesci – c’è stata una moltiplicazione dei posti letto a Melito Porto Salvo, con la riesumazione forzata di un’unità operativa disattivata per legge. E’ proprio lì infatti – secondo l’on Nesci – che i senatori NCD D’Ascola e Bilardi hanno un loro feudo elettorale». La politica, anzi la geo-politica, continua dunque ad essere malata di strabismo ed a partorire figli e figliastri. Presa visione del nuovo piano, la Nesci, in una lettera indirizzata al governatore Oliverio, ha commentato duramente i risultati della revisione della rete ospedaliera messa a punto dal duo Scura-Urbani consultabile sul sito Internet del Dipartimento regionale tutela della salute. «La moltiplicazione dei posti-letto a Melito Porto salvo – ha scritto la Nesci invitando Oliverio ad alzare la voce – è stato veramente un miracolo di evangelica memoria, considerato che, invece, per gli ex ospedali “di confine” di Praia a Mare e Trebisacce, la situazione è rimasta del tutto invariata nonostante gli annunci e le rassicurazioni del presidente Oliverio e nonostante sul primo gravi una sentenza di riapertura pronunciata dal Consiglio di Stato che ha evidenziato come la chiusura di quell’ospedale abbia mandato in frantumi i LEA, cioè i livelli essenziali di assistenza». Ovviamente l’on. Nesci ha fatto una serie di rilievi invitando Oliverio “a fare il lupo e non la pecora”.

Pino La Rocca

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