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I libri “gender” censurati dal sindaco di Venezia arrivano a Castrovillari

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Via da scuole e asili i cosiddetti libri “gender”, ritenuti dannosi perché parlano di “tematiche di genere”, come famiglie che si allargano e cambiano (dove i genitori non sono identificati come mamma e papà, come femmina e maschio), diversità, incontri con l’altro. E’ il provvedimento – che ha fatto indignare esperti, editori e scrittori – del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che ha vietato 49 libri per l’infanzia spiegando che “trattano di argomenti che non vanno affrontati a scuola ma in famiglia”.

«La scelta del sindaco di Venezia –  si legge in un comunicato congiunto IBBY Italia – International Board on Books for Young People, Nati per Leggere, Associazione Italiana Biblioteche, Commissione nazionale Biblioteche e servizi per ragazzi – ci vede sconcertati, addolorati, arrabbiati. Come è possibile che nel 2015 venga stilata una lista di libri messi all’indice, libri straordinari, patrimonio di molte biblioteche, nidi e scuole dell’infanzia in Italia e nel mondo? Libri cancellati dalle istituzioni educative della prima infanzia nella città che ospita il pluralismo artistico della Biennale, le diversità filmografiche del Festival del Cinema, in nome di una non ben chiara salvaguardia della famiglia. Ma cos’è una famiglia? L’etimologia ci dice, in prima istanza, che per famiglia si intendono le persone che abitano nella stessa casa, e aggiunge, poi, legate da vincoli di sangue, rapporti di parentela o affinità. I quarantanove libri raccontano lo stare assieme, raccontano cosa significa creare comunità, raccontano le scelte, raccontano la diversità e l’accoglienza, raccontano famiglie che si allargano e cambiano. Tutti libri che con le parole, ma in modo straordinario con le figure, trasmettono un senso di serenità, di condivisione, di incontro, di affetto: di famiglia. E allora perché – conclude la nota – impedire a bravi insegnanti di leggerli assieme, perché impedire a quei libri, buoni libri nella storia dell’editoria internazionale, di svolgere il loro ruolo primo, cioè quello di essere strumento necessario nella relazione adulto-bambino, utile a garantire una migliore qualità della vita, in nome della pluralità e del rispetto delle scelte?».

Ma sono tante le città che non ci stanno e continuano a portare avanti la lettura dei libri finiti nella lista “nera”: titoli delle migliori case editrici per ragazzi, tra cui capolavori per l’infanzia come “Piccolo blu e piccolo giallo” di Leo Lionni. Anche la referente di “Nati per Leggere” Alessandra Stabile, rende noto che nel corso della seconda edizione di “Letture Vagabonde”, a Castrovillari, dal 7 al 30 luglio, si leggeranno proprio alcuni dei libri censurati dal sindaco della “Serenissima”, «per sostenere – si legge in una nota – a seguito di questo assurda censura, la libera lettura e il diritto alle storie di tutti i bambini e bambine, la libertà di scelta e di opinione attraverso momenti di incontro e condivisione con il libro».

Federica Grisolia

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