Redazione Paese24.it

Amendolara, “Vivere la Costituzione”. Consiglieri parlamentari Pagano e D’Ottavio incontrano giovani (VIDEO E FOTO)

Amendolara, “Vivere la Costituzione”. Consiglieri parlamentari Pagano e D’Ottavio incontrano giovani (VIDEO E FOTO)
Diminuisci Risoluzione Aumenta Risoluzione Dimensioni testo Stampa
Print Friendly, PDF & Email

Amendolara apre le sue porte ad una pietra miliare nella storia del nostro Paese: la Costituzione. Una delegazione di ragazzi di alcune scuole del circondario si sono ritrovati, venerdì mattina, nella palestra teatro ad Amendolara centro per ascoltare, dalle parole di due relatori che quotidianamente nella loro attività professionale contribuiscono ad un corretto utilizzo della carta costituzionale, i primi rudimenti di un eccezionale documento.

L’incontro “Vivere la Costituzione” ha visto la prima uscita ufficiale dell’Associazione per lo sviluppo dell’Alto Jonio, fondata dal consigliere parlamentare Antonio Pagano e intitolata alla memoria del compianto padre Umberto, magistrato, presidente della Corte di Assise di Bari e per diversi anni della Corte d’Appello di Lecce, scomparso meno di un anno fa e ricordato sempre con affetto e rispetto nella sua Amendolara.

Al dibattito che ha coinvolto anche i dirigenti scolastici Walter Bellizzi (Comprensivo Amendolara), Vincenzo Gerundino (Omnicomprensivo Oriolo e Comprensivo Montegiordano-Roseto) e Maria Saveria Veltri (Comprensivo Rocca Imperiale) hanno partecipato il consigliere Pagano, appunto, e Daniela D’Ottavio, anch’ella consigliere presso la Camera dei Deputati di Roma e moglie di Pagano. Gli studenti in sala hanno avuto modo di approcciarsi con i primi rudimenti costituzionali: dalle sue origini, ricordando i padri fondatori e la loro lungimiranza nel mettere a punto una carta ancora molto attuale («partorita con il complesso del tiranno», ha spiegato la consigliera D’Ottavio e dunque plasmata con le dovute precauzioni indispensabili per prevenire ulteriori dittature) e che in tale periodo di difficoltà socio-politico-economica contribuisce non poco a mantenere saldo il Paese; sino a snocciolare, con un linguaggio semplice teso a interessare il giovane pubblico, le regole che governano il Parlamento e le sue due Camere (deputati e senatori): il vero motore della “macchina” amministrativa della Nazione.

Dopo i saluti del sindaco di Amendolara Antonello Ciminelli, gli interventi, moderati dal giornalista Vincenzo La Camera, hanno coinvolto anche la dirigente Veltri (accompagnata dal vice Franco Gerundino) che si è soffermata sulla necessità di far comprendere allo studente prima e al cittadino poi che vivere nella legalità conviene; il dirigente Vincenzo Gerundino che ha insistito sulla scuola come “palestra di vita” che deve necessariamente sganciarsi dai suoi meri compiti burocratici per guidare l’alunno nella sua formazione; sino al dirigente Bellizzi co-promotore dell’iniziativa (con il supporto del professor Emilio Mormandi) che ha invitato tutti gli attori sociali a “fare gruppo” ma allo stesso tempo a documentarsi costantemente sulla delicata materia costituzionale.

«La Costituzione in questi anni – ha commentato il consigliere Pagano – sta riuscendo nel difficile intendo di mantenere i cittadini legati alla politica, nonostante la sfiducia che essi hanno nei confronti dei partiti». E anche il sistema scuola può e deve contribuire in queste azioni di educazione sociale. «La scuola deve gettare i semi – ha precisato la D’Ottavio rivolgendosi ai ragazzi – che voi dovete saper raccogliere per godere dei frutti nel corso della vita sociale e professionale». Presenti in platea, oltre alla Guardia di Finanza di Montegiordano e al comandante della stazione dei Carabinieri di Roseto, Carmine Grosso, anche il sacerdote di Castroregio don Nicola Vilotta e i rappresentanti di alcune locali associazioni: gli avvocati Caterina Gaetano (Amigdala) e Marilena Salerno (Anas Alto Jonio), la dottoressa Rosanna De Marco (La Maieutica), la dottoressa Maria Giovanna Pisilli (Tela di Sefora) e il presidente della Camera Minorile di Castrovillari, Antonio Bianchi, i quali hanno ribadito la necessità di questi incontri e la vicinanza come associazioni al “progetto” del consigliere parlamentare Pagano che, sulla scia del legame che questa terra aveva con il padre (ricordato anche dall’intervento del dirigente scolastico in pensione Nicola Santagada), ha preso a cuore le sue problematiche con il chiaro di intendo di dare il suo contributo per il tanto atteso riscatto dell’Alto Jonio.

L’ultima parte della tavola rotonda è stata dedicata alle domande degli alunni della Scuola Secondaria di Amendolara, i quali non hanno disdegnato di rivolgere agli illustri interlocutori anche interrogativi provocatori, incentrati sulle elevate indennità dei parlamentari e sul ben noto articolo 4 della Costituzione che dovrebbe riconoscere a tutti i cittadini il diritto al lavoro. Domande alle quali i consiglieri della Camera dei Deputati (con ruoli non politici ma di consulenza e coordinamento nei lavori parlamentari) Pagano e D’Ottavio hanno cercato di rispondere in maniera schietta. Riconoscendo che le perplessità sollevate sono frutto di una certa disaffezione nei confronti dei partiti prima che della politica, sin dalle giovanissime generazioni. Ma invitando i ragazzi,comunque, ad imparare a distinguere la buona dalla cattiva politica.

Vincenzo La Camera

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=RJOgdP1nmOU[/youtube]

amendolara costituzione

 

Condividilo Subito
Subscribe
Notificami
guest

1 Comment
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Nicola Caporale
Nicola Caporale
11 anni fa

Ma scusate, un convegno con due impiegati del Parlamento (che tali sono i consiglieri etc.) i soliti dirigenti, e siamo tutti felici e contenti?? ……………..Non per polemica ma a me pare che, con la situazione gravissima che c’è nel territorio dell’Alto Jonio – con una drammatica emergenza economica – con prospettive di lavoro e sviluppo uguali a zero, con giovani senza lavoro, con la privazione di diritti fondamentali delle persone fra i quali quello alla salute (chiusura dell’ospedale di Trebisacce), privazione del diritto a muoversi ( vedi chiusura di stazioni FS e quant’altro), questi “convegni” (celebrativi di qualcuno e dal valore collettivo assai scarso) sembrano una presa in giro rispetto alle concretissime aspettative della popolazione di Amendolara e dell’Alto Jonio. E anche il giornalista dovrebbe avere un minimo di spirito critico e fare qualche vera domanda ogni tanto, non solo incensare!