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Rocca Imperiale, Minoranza: «Abbiamo lasciato il Comune sano. Attuale Amministrazione vive di rendita»

Rocca Imperiale, Minoranza: «Abbiamo lasciato il Comune sano. Attuale Amministrazione vive di rendita»
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Nell’Alto Jonio fa molto caldo, ma a Rocca Imperiale ancora di più. Torna a farsi sentire la voce della minoranza consiliare, guidata dal commercialista Giovanni Gallo, all’indomani dell’ultimo Consiglio comunale. Oggetto della discussione, tanto per cambiare, lo stato delle casse del Comune: con l’eterna diatriba che vuole la maggioranza sostenere di averle trovate al collasso, con la minoranza che invece conferma di aver lasciato l’ente sano, con l’ombra del dissesto sempre scongiurata. Nella sua nota stampa, Gallo sostiene come «il nuovo ordinamento contabile, che mira a conoscere i veri crediti e debiti dei comuni, abbia rilevato che il risultato finale conseguito dalla precedente Amministrazione comunale è di € 1.179.552,00». Sbandierando anche gli oltre 3 milioni di euro di entrate autovelox lasciate in eredità all’attuale Amministrazione capeggiata dal sindaco Giuseppe Ranù.

«Il disavanzo di natura tecnica, che riguarda il nostro Comune così come la quasi totalità dei comuni italiani – spiega il consigliere di minoranza Gallo – non va assolutamente confuso con i disavanzi ordinari derivanti dalla cattiva gestione degli enti. Il disavanzo tecnico è frutto dei vincoli posti dalla nuova normativa contabile che obbliga gli enti a dotarsi di un fondo rischi su crediti di difficile esigibilità». In buona sostanza tutto ciò porta la Minoranza consiliare a sostenere che l’attuale Amministrazione comunale «vive di rendita».

E quindi, «con le risorse lasciate dalla passata Amministrazione, il sindaco Ranù elargisce buoni lavoro per migliaia e migliaia di euro a pochi intimi senza alcun criterio; sostiene elevate spese di consulenza esterna senza risultati e mortificando le risorse interne; acquista una ruspa che non cammina per 30.000,00 euro; sostiene spese importanti per il concerto estivo mentre in passato erano immorali; spende 70.000,00 euro per l’estate rocchese; metterà nuovi giochi per bambini in piazza Giovanni XXIII; assume autisti per l’autobus mettendo in ferie forzate il dipendente comunale. E a distanza di un anno con le poste del centro storico ancora chiuse, la cittadinanza non ha visto ancora niente se non il “copia e incolla”».

Vincenzo La Camera

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