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Castrovillari, fiaccole contro terrorismo. Vescovo Savino: «Italia è corresponsabile. Anche da qui partono armi»

Castrovillari, fiaccole contro terrorismo. Vescovo Savino: «Italia è corresponsabile. Anche da qui partono armi»
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vescovo«Scacciamo l’ipocrisia dei talk show. Anche l’Italia ha delle gravi responsabilità per il clima di terrore che si sta creando in Europa e nel Mondo. Anche dal nostro Paese partono le armi che direttamente o indirettamente riforniscono l’Isis», non usa mezzi termini il vescovo di Cassano all’Ionio, don Francesco Savino, intervenendo alla fiaccolata di ieri sera (venerdì) a Castrovillari, organizzata dai quartieri 3-7-9, con la collaborazione del Comune, che hanno raccolto l’idea della rappresentante Ivana Grisolia. Non erano sufficienti ieri sera le fiaccole messe a disposizione dall’organizzazione. Da piazza Matteotti, lungo il percorso del centro cittadino sino a via Roma, hanno sfilato circa 300 persone: cittadini; giovani; associazioni, con la Protezione Civile “Pegaso”, “Integrando Sì”, “Accademia Pollineana”; i centri anziani “Varcasia” e “L’amicizia”; parrocchie, con padre Norbert e con il rettore del santuario “Madonna del Castello”, don Carmine De Bartolo; scuole, con il Liceo Mattei in testa al corteo anche con il dirigente scolastico Barreca e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Lo Polito. Ha partecipato anche la scrittrice di Tivoli (Roma), Serafina Salvati, che ha letto un passo del suo romanzo “La nebbia del sospetto”.

fiaccolata castro 2L’idea, nata immediatamente dopo i tragici fatti di Parigi, ha stimolato un passaparola sui social network che è saputo arrivare anche alle coscienze reali. Un esempio di collaborazione volontaria dal basso, dove i comitati di quartiere da poco ufficializzati nella “Città del Pollino” possono giocare un ruolo importante nel supporto all’Amministrazione Comunale, sia in ottica consultiva ma anche con il piglio del “cane da guardia”. Una fiaccolata silenziosa, a cui hanno preso parte anche le forze dell’ordine e alcuni sindacati (c’era la Cgil comprensoriale con Angelo Sposato); ma nessun vessillo di partito o nazionale. Ma un’unica bandiera, quella della pace.

fiaccolata castro 3«Con la legge del taglione non facciamo altro che peggiorare la situazione – ha rammentato il vescovo – nel momento di raccoglimento davanti la chiesa di San Francesco -. Al sangue non si risponde con il sangue. Sono stati commessi degli errori madornali, come le guerre in Iraq, Afghanistan e in ultimo la Libia». Appena poche ore prima della fiaccolata, Papa Francesco si era espresso con questi termini: «Maledetti coloro che operano per la guerra e le armi». La fiaccolata di ieri sera a Castrovillari è stata diversa, non si percepiva affatto un pietismo rassegnato nei confronti delle vittime del terrore, ma una consapevolezza a dover reagire subito ad un situazione internazionale dove i governanti sembrano aver perso la bussola del bene comune per inseguire quella del dio denaro, spesso mascherato da Allah.

Dopo aver attraversato il corso principale di via Roma, il corteo ha ascoltato in religioso silenzio le giovani voci femminili a cappella della corale polifonica “Vox Nova Aurea”, diretta da Agnese Bellini, che hanno intonato “Imagine” di John Lennon e “We are the world” di Michael Jackson e Lionel Richie. Testi che evocano un mondo migliore che soltanto con il cambio di rotta da parte delle nuove generazioni, e la presa di coscienza di un precipizio sociale sempre più vicino, si potrà realizzare.

Vincenzo La Camera

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