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Rende, sequestrato ex stabilimento Legnochimica

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Sigilli anche a 15 pozzi usati per irrigare campi e a scopo industriale

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Il Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale del Corpo forestale dello Stato di Cosenza ha sequestrato l’area (estesa per circa 90mila metri quadrati) sede dell’ex stabilimento Legnochimica di contrada Lecco a Rende, chiuso da anni. Il sequestro è stato deciso perché la falda acquifera è risultata fortemente inquinata da metalli pesanti quali ferro, alluminio, manganese, arsenico, cromo, nichel, cobalto e piombo. Inoltre, sigilli anche a 15 pozzi alcuni dei quali usati a scopo irriguo, altri utilizzati nell’allevamento di bestiame, a scopo industriale e uno da un’industria alimentare.

L’area, che non è mai stata caratterizzata da operazioni di bonifica o messa in sicurezza di emergenza, è stata invece periodicamente interessata da fenomeni di incendio, dovuti alla combustione dei rifiuti in essa presente che hanno sprigionato nell’aria sostanze tossiche. Un fenomeno che non è passato inosservato e che ha visto la denuncia in passato di amministratori e cittadini. A seguito dell’operazione odierna, il liquidatore della società è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di inquinamento ambientale e omessa bonifica.

Federica Grisolia

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