Redazione Paese24.it

«Negli ospedali di Castrovillari e Mormanno i cuochi diventano autisti 118»

«Negli ospedali di Castrovillari e Mormanno i cuochi diventano autisti 118»
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La denuncia del consigliere regionale Graziano

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«I cuochi ed il personale mensa degli ospedali di Castrovillari e Mormanno sottoscrivono un accordo con gli uffici Asp per cambiare il loro profilo in autisti 118. Non basta la riorganizzazione senza criterio dei reparti. Non basta il taglio drastico ai servizi primari di assistenza. Non basta, nemmeno, il dispendioso concorso esterno per l’assunzione di nuovo personale, senza prima approntare un più sensato programma di mobilità. Ora si pensa anche di mettere alla guida delle ambulanze personale vestito da chef. Sembrerebbe una comica, se a parlare non fossero alcuni atti controfirmati proprio dai dirigenti dell’Azienda sanitaria di Cosenza». È quanto denuncia il segretario questore del Consiglio regionale e presidente nazionale del movimento “Il Coraggio di Cambiare l’Italia”, Giuseppe Graziano: «Ma dove mai si è visto – denuncia – che il manager di un’azienda, in questo caso pubblica, chieda ai dipendenti di cambiare profilo lavorativo?». Ecco perché il consigliere regionale ha chiesto al presidente della Regione, Mario Oliverio, «l’apertura di un dossier amministrativo per far luce su una vicenda lavorativa che, se dovesse concludersi secondo gli accordi, creerebbe un paradosso nella gestione del personale oltre che – aggiunge Graziano – creare le condizioni per fomentare l’ennesimo disservizio nella gestione della Sanità pubblica».

«Tutto – spiega una nota stampa – nasce all’indomani della chiusura delle cucine degli ospedali di Castrovillari e Mormanno. Sedici addetti alla cucina (10 di Castrovillari e 6 di Mormanno) rimangono senza nulla da fare. Assunti, ma non impiegati nelle loro funzioni. Tant’è che dal 2013 ad oggi, le diverse direzioni sanitarie susseguitesi hanno pensato bene di smistarli in diversi ruoli senza alcun cambio di qualifica. Tra l’altro – si legge – pare che, nell’autunno scorso, il commissario Scura si sia addirittura posta l’amletica questione sul perché i cuochi svolgessero altre mansioni e si chiudessero le cucine. Ma, nonostante questa presa di coscienza, quella di avere 16 tra cuochi e addetti mensa da poter utilizzare nelle loro mansioni e che avrebbe potuto consentire l’apertura delle cucine, abbattendo i costi, si è pensato ad una trovata fantastica: cambio di qualifica ai cuochi precari, con promessa di una veloce stabilizzazione se avessero accettato di migrare nel 118 a fare gli autisti, in un ruolo delicatissimo – conclude la nota – che necessita di specifiche competenze di guida e di circoscritte attitudini psicologiche».

La redazione

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