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Torna “Radicazioni” ad Alessandria del Carretto. Nuovo entusiasmo nel “Paese dei dimenticati”

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Torna, ad Alessandria del Carretto, dopo un anno sabbatico, “Radicazioni” il Festival delle culture popolari. E il “Paese dei dimenticati” che tanti torti ha subito dalle Istituzioni nel corso degli anni, torna a guardare al proprio futuro con rinnovato ottimismo. “Indole resiliente” sarà infatti il tema scelto per la 13^ Edizione delle rassegna internazionale del canto, della musica e degli strumenti etnico-popolari laddove “la resilienza” viene percepita come la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi negativi o traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà e di rigenerarsi come singoli e come comunità, senza alienare la propria identità ma restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre.

Giovedì 14 luglio il consiglio comunale, dopo essersi dotato di un apposito Regolamento, ha approvato il programma di Radicazioni 2016, manifestando piena solidarietà al lavoro svolto con passione e disinteresse dall’associazione culturale “Francesco Vuodo” che organizza l’evento in collaborazione con l’esecutivo comunale guidato dal sindaco Vincenzo Gaudio. Ma quest’anno Radicazioni (20-21-22 agosto) sarà anche un’occasione per discutere di attualità e per riprendere i temi della storica marginalità dei paesi interni. E’ infatti prevista la presenza di Antonello Caporale del Fatto Quotidiano, del prof. Greco che parlerà di Fausto Gullo. Saranno inoltre presenti, oltre al sindaco di casa Vincenzo Gaudio, i sindaci di Riace e di San Lorenzo Bellizzi per parlare dei problemi dei piccoli comuni e di come affrontarli. Così come saranno numerose le partecipazioni di artisti italiani e stranieri. Il tema scelto per Radicazioni 2016 è stato illustrato da Paolo Napoli, uno degli organizzatori, il quale ha individuato soprattutto nei giovani alessandrini «i soggetti “resilienti”, cioè quelli che, nonostante tutto, si sono rimboccate le maniche e, anche nelle circostanze avverse, sono riusciti a fronteggiare efficacemente le avversità e, dopo un anno di pausa forzata, sono pronti a dare nuovo slancio a Radicazioni 2016 – ha concluso Napoli – sicuri che la manifestazione possa contribuire a far cadere il muro di silenzio e di opacità che circonda da anni il “Paese dei Dimenticati”.

Pino La Rocca

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