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A Castrovillari la lunga notte del Liceo Classico. Una cultura che non muore mai

A Castrovillari la lunga notte del Liceo Classico. Una cultura che non muore mai
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foto di repertorio

Immaginiamo un nonno ultracentenario. Esempio di grande umanità ed esperienza da vendere. Che guarda al passato per trasmettere i suoi insegnamenti. Il Liceo Classico è un po’ così: una storia che va avanti da oltre cent’anni, scrigno della parola, studi che custodiscono principi di democrazia e libertà, valori fondamentali e universali, dunque, senza età. E’ per questo che sono sempre attuali. Ieri (13 gennaio) la celebrazione della “Notte del Liceo classico” in tutta Italia. In festa anche il “Garibaldi” di Castrovillari che ha inaugurato la nuova palestra. “Mens sana in corpore sano”. Quale inizio migliore?

Tante le iniziative. Un flash mob degli studenti, l’esibizione di alcune allieve di ginnastica artistica, coreografie di danza, le voci del coro Nova Vox Aurea diretto dal maestro Agnese Bellini, musica, laboratori e una tavola rotonda sull’attualità degli studi classici, a cui sono intervenuti il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito, il presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, e il dirigente scolastico del liceo classico-artistico “Garibaldi-Alfano”, Walter Bellizzi. Inoltre, Antonella Pucci, presidente del Comitato dei Genitori dell’Istituto, il prof. Leonardo Di Vasto, presidente dell’Associazione Italiana Cultura Classica di Castrovillari, emerito docente dell’Istituto, e l’archeologo Carmelo Colelli.

Interrogarsi sulla realtà e dunque su sé stessi, sulle origini di una parola, sul suo significato, studiare la cultura latina e classica, ricercare il bello, non fermarsi al dato ma chiedersi il perché, significa gettare semi che verranno raccolti durante un intero percorso, aprire la mente a qualsiasi interesse, scientifico o umanistico che sia. Significa pensare ai propri nonni come fonte di sapere, alla storia come maestra di vita. Credere che gli studi classici siano inutili è come credere che siamo senza passato, che siamo nati già grandi. Una versione di greco non è solo un brano da tradurre, dizionario alla mano. Al contrario, è occasione di ragionamento e riflessione. Perché tutto ciò che risulta difficile, che richiede sacrifici, che può sembrare anche noioso, proprio come può risultare un nonno che ci racconta storie così lontane da noi, insegna. Per la vita.

Federica Grisolia

 

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Walter BELLIZZI
Walter BELLIZZI
7 anni fa

Un bellissimo articolo! Grazie per la presenza della redattrice del vostro quotidiano! Aspetto una sua visita al Liceo! Ad maiora! Walter BELLIZZI