Il Fai sceglie Civita. La primavera inizia sul Ponte del diavolo
La prima domenica di primavera ha visto il Fai (Fondo Ambiente Italiano) presentare Civita con le sue bellezze paesaggistiche mozzafiato e la sua cultura arbereshe che la contraddistingue. Il piccolo centro di origine albanese è stato scelto dalla delegazione del Fai Pollino per le tradizionali Giornate di Primavera, dove a guidare i visitatori alla scoperta dei tesori del borgo ci hanno pensato dei “ciceroni” molto particolari, rappresentati dagli studenti, nel caso di Civita dai ragazzi e dalle ragazze delle scuole della vicina Castrovillari.
Tre i punti visita scelti per la giornata: la chiesa di “Santa Maria Assunta in Cielo”, il leggendario Ponte del diavolo e il Belvedere, un’affascinante piazzetta che si affaccia sulle spettacolari gole del Raganello, meta in estate di escursioni anche estreme. Appuntamento per i visitatori nella piazza centrale del paese, con l’accoglienza da parte della delegazione Fai. Da qui, una volta scelto il punto da visitare, lo si poteva raggiungere in autonomia grazie alle indicazioni del percorso; con i giovani “ciceroni” pronti in loco ad accogliere gli ospiti descrivendo il luogo con storie, curiosità e aneddoti. Particolarmente suggestiva la visita al Ponte del diavolo (vedi fotogallery). Una navetta da escursione accompagnava gli ospiti sul posto dove si poteva attraversare il particolarissimo ponte a strapiombo sule gole, meta ideale per fotografare quanti più scorci possibili e con un po’ di fortuna si possono scorgere anche le caprette che si arrampicano sul canyon. Il percorso del Ponte del diavolo con le belle giornate estive invita a munirsi di scarpe da trekking per goderlo appieno.
Molto preparate e appassionate le guide, Rossella Pia Marano e Aldo Pio De Cristofaro del Liceo classico “Garibaldi”, che hanno accompagnato gli intervenuti nel tour all’interno della chiesa madre bizantina di inizio 1600 con uno splendido altare greco e adornata di icone. Qui proprio ieri, nella mattinata, al termine della santa messa si è potuto assistere, casualmente, al rito dei “40 giorni”, di solito pre-battesimale, dove la piccola Eleonora è stata condotta dal sacerdote all’altare rievocando la presentazione di Gesù Bambino al tempio.
Vincenzo La Camera
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