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L’oro rosso di Calabria. Da Trebisacce una tesi universitaria sulla passata di pomodoro

L’oro rosso di Calabria. Da Trebisacce una tesi universitaria sulla passata di pomodoro
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In Calabria, tra le tante tradizioni che provano a resistere all’invasione della modernità, resta quella della conserva dei pomodori. Il “fare la salsa”, come si dice da queste parti, è un vero e proprio rituale familiare che coinvolge anche le nuove genrazioni. Spesso però capita che venga la materia prima, cioè i pomodori, di altre regioni, soprattutto Puglia ed Emilia Romagna, a discapito del prodotto locale coltivato dagli agricoltori calabresi, non di rado anche in maniera biologica. Proprio il processo produttivo della passata dei pomodori è stato addirittura oggetto di una tesi universitaria da 110 e lode presso l’Università della Calabria.

La neo dottoressa in Ingegneria Gestionale, Lucrezia Filazzola di Trebisacce, ha analizzato, nel suo lavoro che ha visto come relatore il professor Antonio Pettinato, l’approviggionamento e la produzione della passata di pomodoro di un’azienda della provincia di Cosenza. Dalle ricerche effettuate emerge come il territorio calabrese possieda tutte le caratteristiche necessarie per la coltivazione dei pomodori, quali PH, clima, umidità e consistenza del terreno. Da ciò si evince come il prodotto finito possa assumere davvero qualità d’eccellenza, mantenendo le proprietà tipiche del pomodoro, e cioè quelle antiossidanti e antitumorali. La tesi universitaria dell’ingegnere Filazzola, inoltre, ha evidenziato una tecnica di produzione aziendale, realizzata con tecnologie moderne ma che conservando la ricetta tipica della tradizione calabrese.

Vincenzo La Camera

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