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Manifestazione in difesa dell’Ospedale di Castrovillari davanti all’Asp di Cosenza

Manifestazione in difesa dell’Ospedale di Castrovillari davanti all’Asp di Cosenza
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E’ stato costituito un Tavolo di confronto che, con cadenza mensile, vedrà direttamente impegnati il direttore generale dell’ASP di Cosenza, Raffaele Mauro, e le Associazioni promotrici della manifestazione per la tutela dell’Ospedale di Castrovillari (Associazione Famiglie Disabili (AFD), Associazione Medici Cattolici (AMCI), Associazione Volontari Italiani Sangue (AVIS), Associazione Volontari Ospedalieri (AVO), Associazione Amici del Cuore, Associazione Non Più Soli Nella Lotta Contro I Tumori, Associazione Solidarietà e Partecipazione). Il Tavolo sarà finalizzato a valutare i problemi e l’andamento degli interventi relativi all’Ospedale di Castrovillari. Questo, per adesso, il risultato della manifestazione organizzata nella giornata di ieri (venerdì 5 ottobre) davanti alla sede dell’ASP di Cosenza dalle associazioni che si battono per la salvaguardia dell’ospedale di Castrovillari.  Hanno partecipato  alla manifestazione – da quanto riferiscono gli organizzatori – anche i sindaci di Morano, Mottafollone, San Donato di Ninea e San Sosti e il Consigliere Regionale Carlo Guccione.

Una delegazione di manifestanti è stata ricevuta dal direttore generale dell’Asp di Cosenza, Mauro, a cui è stato consegnato un documento sull’attuale situazione dell’ospedale di Castrovillari.  «La gravissima carenza di Personale, le inaccettabili lungaggini dei vari lavori manutentivi e di ristrutturazione, la mancanza di attività cliniche fondamentali e urgentissime come ad esempio l’area del post-acuzie (cioè i Reparti di Lungodegenza e Riabilitazione Intensiva Fisiatrica per un totale di ben 30 posti letto, immediatamente attivabili), vera pietra angolare per il rilancio dell’Ospedale, per la cura di pazienti delicatissimi e per incrementare il numero dei posti letto che continuano drammaticamente a diminuire. Dai previsti 223, mai raggiunti, ai 120 di qualche anno fa, ai 93 attuali», quanto descritto nel documento. Le associazioni auspicano «una programmazione seria e concreta tesa a riorganizzare l’attività del nosocomio del Pollino e che inverta l’attuale, pericoloso trend di declino che rischia di cancellare del tutto l’Ospedale».

Vincenzo La Camera

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