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Rocca Imperiale. Promessi contatori idrici in agricoltura

Rocca Imperiale. Promessi contatori idrici in agricoltura
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Carenza idrica in agricoltura: dalla Regione arrivano rassicurazioni circa l’impiego dei “contatori” per la misurazione dell’acqua sollecitato a più riprese dagli agricoltori. Come è noto il Comitato degli Agricoltori presieduto da Giovanni Margiotta, al fine di avere equità e trasparenza nella distribuzione dell’acqua ad uso irriguo e al fine di salvaguardare nel periodo estivo le produzioni agricole che rappresentano il settore trainante dell’economia locale, aveva chiesto con insistenza al Consorzio di Bonifica Integrale che gestisce la Condotta del Sinni, l’installazione dei cosiddetti “venturimetri” per il conteggio delle singole dotazioni idriche. E, per ottenerli, si erano rivolti per iscritto al prof. Marsio Blaiotta presidente del Consorzio di Bonifica dei Bacini dello Jonio di Trebisacce, all’ing. Biagio Cataldi direttore generale dello stesso Consorzio ed al dottor Franco Giovinazzo direttore generale del settore Agricoltura della regione Calabria. Finora però, nonostante gli agricoltori avessero precisato di essere in regola con il pagamento dei contributi nei confronti dell’Ente Consortile, non avevano ricevuto alcun riscontro da nessuno dei destinatari della lettera.

Del caso, oltre al sindaco Giuseppe Ranù che è sempre stato al fianco degli agricoltori sostenendone le rivendicazioni, si è occupata la Senatrice 5Stelle Rosa Silvana Abate la quale, a seguito di diverse segnalazioni ricevute dagli agricoltori di Rocca Imperiale ma anche dell’Alto e del Basso Jonio e della Sibaritide che lamentavano una forte carenza idrica, ha chiesto formalmente al Dipartimento competente della Regione Calabria e al Consorzio di Bonifica in qualità di organismo erogatore dell’acqua, di provvedere all’installazione dei contatori in osservanza del Decreto n. 213 del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del 31 luglio 2015 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14 settembre 2015.

«Solo installando i contatori – aveva scritto la Senatrice Abate – infatti si potrà procedere ad una regolamentazione ufficiale per la fornitura a privati dell’acqua per uso irriguo degli invasi o, in generale, dell’acqua gestita dal Consorzio di Bonifica. Controllando la filiera in questo modo – aveva precisato la Sen Abate – sarà chiaro quanto liquido viene prelevato dai bacini, a chi e quanto ne arriva, e se ogni produttore viene tutelato ricevendo l’acqua che gli spetta».

Nella giornata di ieri, secondo quanto ha scritto la Senatrice coriglianese, è arrivata la risposta del Dirigente del Settore 10 – Sviluppo Aree Rurali, Prevenzione, Calamità e Sistema Irriguo dr. Giuseppe Oliva sottofirmata dal Dirigente Generale di Settore dr. Giacomo Giovinazzo, la quale ha confermato che è stato dato l’incarico di procedere in questa direzione e che su tutto il territorio regionale si sta già lavorando all’installazione dei sistemi di controllo e di misurazione dell’acqua ad uso irriguo.

Pino La Rocca

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