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Trebisacce. Il pasticcio di via Fiume, residenti indignati

Trebisacce. Il pasticcio di via Fiume, residenti indignati
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L’ingorgo di via Fiume: continuano le reiterate e finora inascoltate proteste dei residenti impediti, a causa del parcheggio selvaggio che continua ad imperversare nonostante il divieto di accesso, di posteggiare le proprie auto nei pressi della propria abitazione e, spesso, di accedere ai propri garage. Il problema, per la verità, non è nuovo perché su quella via sorge l’unico Ufficio Postale di Trebisacce a cui accede, quasi sempre utilizzando l’auto, tutta l’utenza della città di Trebisacce. Ma da qualche anno si è aggravato perché, essendo in corso i lavori di costruzione della nuova autostazione, la strada, risultando ormai senza sbocco, è stata interdetta al traffico con tanto di segnaletica e di parziale transennamento.

«Noi cittadini – ha scritto uno dei residenti più penalizzati rivolgendosi agli amministratori in carica – siamo sempre con voi affinché Trebisacce ritorni a risplendere, ma per favore, vi chiediamo di intervenire e risolvere una volta per tutte il problema di via Fiume. Non è più sopportabile, infatti, che da due lunghi anni venga completamente ignorato il divieto di accesso, anche perché l’ingorgo che si crea causa ripercussioni su via Lutri in quanto le numerose auto che entrano e posteggiano violando chiaramente la segnaletica ed il Codice della Strada, atteso che la strada suddetta è ad oggi chiusa, poter uscire e immettersi su via Lutri devono fare per forza retromarcia bloccando così e rendendo più pericoloso e meno scorrevole tutto il traffico urbano». Per la verità il problema, considerato che l’ex piazzale ferroviario che consentiva un ampio parcheggio delle auto è stato ormai occupato dalla nuova autostazione, è la diffusa carenza di parcheggi, a cui va aggiunta, cosa non trascurabile, la manìa di utilizzare l’auto anche per percorrere pochi metri. 

Pino La Rocca

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