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Ex ospedale Trebisacce, Scopelliti: «Chiederò Pronto Soccorso avanzato per garantire emergenze»

Ex ospedale Trebisacce, Scopelliti: «Chiederò Pronto Soccorso avanzato per garantire emergenze»
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Si apre uno spiraglio per l’ex ospedale di Trebisacce che oggi è ridotto ad un grande  contenitore vuoto? Lo farebbe pensare una dichiarazione del riconfermato Commissario ad Acta Scopelliti nel corso dell’incontro operativo tenutosi per il “Tavolo di Partenariato Regionale” a Catanzaro con le parti sociali, la Formez ed i sindaci degli 8 ospedali da riconvertire in Case della Salute, una delle quali sorgerà (quando?) proprio all’interno del “Chidichimo” e l’altra all’interno del “V. Cosentino” di Cariati.

«Chiederò una deroga al Tavolo Massicci per dotare gli ospedali “di frontiera” di Trebisacce e di Praia a Mare di un Pronto Soccorso avanzato, tale da garantire l’emergenza-urgenza”. L’affermazione pubblica di Scopelliti è stata confermata dal sindaco di Trebisacce, Franco Mundo, presente all’incontro ma un po’ restìo a fornire tale informazione «per evitare – ha detto l’avvocato Mundo – facili ottimismi e per non illudere i cittadini dell’Alto Jonio che da tempo attendono che il comprensorio si riappropri di un ospedale capace di garantire quell’assistenza sanitaria oggi negata da una riconversione che per la verità non è ancora avvenuta».

Altra buona notizia fornita dal sindaco Mundo è che dal prossimo 10 dicembre diventerà attiva la Lungodegenza presso l’ex presidio ospedaliero di Trebisacce. Qualcosa, come si vede, comincia a muoversi e quanto prima si dovrebbero muovere i primi passi per uscire dalla palude in cui si dibatte l’Alto Jonio dallla data del 31 marzo 2012 in cui l’ospedale è stato chiuso. All’o.d.g dell’incontro tra Scopelliti ed i sindaci figurava infatti l’approvazione del “Modello organizzativo ed il percorso di attuazione delle Case della Salute” di otto degli ospedali chiusi. Per la cronaca va ricordato che le Case della Salute in tutto sono otto, di cui quattro in provincia di Cosenza: Praia a Mare, Trebisacce, San Marco Argentano e Cariati. Esse saranno finanziate con risorse comunitarie e, attualmente, sui circa 127milioni di euro stanziati, si può disporre di 67milioni e 500mila euro di fondi Por/Fers, anche se inizialmente erano previsti ulteriori 60milioni sui da attingere ai Fondi Par/Fas, al momento non ancora utilizzabili. «Le Case della Salute – secondo quanto riferisce una nota della Regione – rappresenteranno il punto di riferimento sanitario e sociale della cittadinanza negli ambiti territoriali dove sono previsti e diventeranno un nuovo modello per assicurare le cure primarie in alternativa al ricovero ospedaliero».

Pino La Rocca

 

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