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Trebisacce, encomio ai Carabinieri in Consiglio. “Siparietto” di Vitola che rimprovera Cavallo e lascia l’aula

Trebisacce, encomio ai Carabinieri in Consiglio. “Siparietto” di Vitola che rimprovera Cavallo e lascia l’aula
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Un encomio solenne ai Carabinieri di Trebisacce quali assidui tutori dell’ordine e della sicurezza dei cittadini e per il determinante contributo offerto di recente per sgominare una cosca locale emergente che aveva preso a taglieggiare i commercianti e ad imporre “il pizzo” ed un encomio solenne al Maresciallo Maggiore Marco Carafa che ha diretto la Stazione dei Carabinieri per circa 4 anni e che è stato trasferito al comando della Stazione dei Carabinieri di Roseto Capo Spulico.

Il Maresciallo Carafa, che ha scelto Trebisacce quale città adottiva avendo sposato una trebisaccese e che ha ringraziato commosso per l’ambito riconoscimento, ha ritirato di persona la targa-ricordo. Per i Carabinieri di Trebisacce ha invece ritirato la targa il Maresciallo Natale La Bianca che è stato a fianco del comandante Carafa per questi anni e che continuerà a svolgere lo stesso ruolo a fianco del nuovo Comandante Vincenzo Bianco proveniente dalla Tenenza di Cassano Jonio che è stato designato come successore del collega Carafa.

 Ma lo stesso consiglio, che voleva rappresentare un momento di festa e di omaggio alle Forze dell’Ordine, è stato preceduto da un “avanspettacolo” polemico e poco conciliante: l’assessore Dino Vitola, avendo notato la presenza (dopo 5 assenze) del consigliere Cavallo, è andato in escandescenze apostrofandolo come “intruso” e intimando al presidente Regino di far valere le norme statutarie decretandone la decadenza da consigliere. «Se rimane lui me ne vado io». Ha dichiarato Vitola abbandonando i lavori del consiglio e minacciando l’uscita dalla Giunta. E’ stato, secondo i più, un “siparietto” che, vista la circostanza, forse si poteva evitare e sarà sicuramente premura del primo cittadino, che ha cercato comunque di smorzare la polemica, riportare alla ragione e far rientrare nei ranghi l’infuriato assessore Vitola.

Pino La Rocca

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