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Cigl, Cisl e Uil al fianco degli Lsu. «Garantire dignità e diritti ai lavoratori socialmente utili»

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Cgil, Cisl e Uil a difesa dei lavoratori socialmente utili. Le tre sigle sindacali, attraverso un comunicato stampa, hanno affermato che «la recente sentenza della Corte Costituzionale n.18/2013, è causa di notevole agitazione e preoccupazione per gli oltre 5200 lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità della Calabria. Occorre che la Regione Calabria, nell’immediatezza, predisponga e approvi in Consiglio Regionale una norma transitoria che garantisca continuità di utilizzo nei comuni e negli enti utilizzatori, visto che nel frattempo l’Inps ha ricevuto dal ministero l’autorizzazione al pagamento dei sussidi Lsu  di marzo ed aprile,  che consenta, inoltre, di poter impiegare i fondi già presenti in bilancio per il pagamento dei sussidi e delle integrazioni del 2013».

«E’ necessario inoltre – prosegue il comunicato – che, per dare una prima risposta alla difficilissima situazione economica dei lavoratori, venga accelerato l’iter di pagamento del decreto n. 3583 del 8/03/2013  relativo al saldo di sussidi ed integrazioni fino al 31 dicembre 2012, cosi come richiesto ed ottenuto dalle segreterie regionali di categoria  di Cgil, Cisl E Uil». Secondo le tre sigle sindacali occorre che «la politica assuma come prioritario l’impegno di trovare una soluzione definitiva per il bacino Lsu e Lpu, maggioranza e minoranza devono sforzarsi nel dare, finalmente, un segnale di attenzione e di responsabilità lavorando insieme per individuare un percorso che riconosca agli Lsu e Lpu tutti i diritti finora negati, a partire dal riconoscimento pieno ed effettivo di ferie e malattia».

Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp hanno anche annunciato che saranno presenti insieme ai lavoratori il 25 marzo a Reggio Calabria,« in occasione della convocazione del Consiglio Regionale che dovrà approvare la norma transitoria che consentirà, nell’immediato, la legittima continuazione dei rapporti di utilizzazione, cosi come già comunicato dall’Assessorato al lavoro regionale in data 8 marzo 2013».

 

Pasqualino Bruno

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