Cassano, dopo dieci mesi dissequestrati i depuratori comunali
Il Sostituto Procuratore, Francesco Santosuosso, presso il Tribunale di Castrovillari, ha emesso decreto di dissequestro dei depuratori di Cassano Jonio sequestrati lo scorso giugno dall’Autorità giudiziaria e situati nel territorio comunale. Il decreto è stato reso esecutivo venerdì, con la rimozione, ad opera della Guardia Costiera di Trebisacce, dei sigilli agli impianti di depurazione siti nelle località: Spadelle, Laghi di Sibari, Bruscate, Doria, Lauropoli.
Come si ricorderà, lo scorso 20 giugno, il Compartimento Marittimo di Corigliano Calabro – Guardia Costiera di Trebisacce, su disposizione della Procura della Repubblica di Castrovillari, in esecuzione di un’ordinanza cautelare firmata dal Gip Anna Maria Grimaldi, aveva eseguito il sequestro preventivo di tutti e 6 i depuratori del Comune di Cassano all’Ionio. Motivo del sequestro – aveva chiarito il neo eletto Sindaco Gianni Papasso– il mancato smaltimento dei fanghi, ovvero dei prodotti finali della depurazione, negli ultimi tre anni, ovvero dal 2009 in poi.
L’Amministrazione comunale si era messa subito a lavoro per cercare di trovare una soluzione al problema e smaltire rapidamente i fanghi lasciati nei letti di essiccamento per così lungo tempo. Cosicché, smaltiti tutti i fanghi, il Sindaco Giovanni Papasso ha formulato istanza di dissequestro, che il Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Castrovillari ha accettato. L’impianto di località Algheria, sempre nel Comune di Cassano All’Ionio, era già stato dissequestrato lo scorso gennaio su istanza sempre del Comune di Cassano Jonio.
v.l.c.