La procura della Repubblica di Castrovillari ha infatti ritenuto attendibile la versione dei fatti fornita dal marocchino da anni residente a Trebisacce, venditore ambulante, che lunedì scorso è stato aggredito e gravemente ferito alla testa da due persone che, a suo dire, gli avrebbero anche sparato addosso, senza colpirlo, due colpi di pistola. A conferma della sua versione ci sarebbe stato un minore come testimone oculare, anch’egli di origini marocchine, che avrebbe assistito alla scena.
Cosicchè intorno alle 22 di venerdì , i Carabinieri di Trebisacce, agli ordini dei Marescialli Vincenzo Bianco e Natale Labianca, coordinati dal Capitano Pierpaolo Rubbo, Comandante della Compagnia di Corigliano Calabro e con il supporto del Nucleo Operativo di Cosenza, hanno prelevato i due giovani nelle rispettive abitazioni e, dopo le formalità di rito, li hanno condotti presso la Casa Circondariale di Castrovillari, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Secondo le indagini i due avrebbero affrontato il marocchino per indurlo a ritirare una querela nei loro confronti per la vendita di un’auto “non alienabile” perché sottoposta a fermo giudiziario.
Il rifiuto del marocchino a ritirare la querela avrebbe provocato l’aggressione, le percosse ed il ferimento alla testa con il probabile uso del calcio di una pistola. Sul momento i due giovani erano stati interrogati e rilasciati senza alcun provvedimento. Venerdì, invece, il gip Carmen Ciarcia ha disposto la misura cautelare in carcere per l’aggressione al marocchino S.S.
Pino La Rocca