Oriolo a teatro. C’è attesa per “Le Comari” in dialetto. Intanto si esibiscono le scuole
C’è attesa ad Oriolo per la commedia in dialetto “Le Comari”, che andrà in scena questa sera (giovedì) nello splendido anfiteatro “La Portella” alle 21. Testo e regia sono di Peppe Muscetta che non è affatto nuovo a performance del genere e che ha coinvolto nel cast persone adulte del posto che già dalle prove si sono dimostrate delle “belle sorprese”.
“Le comari” (spettacolo fuori concorso) rientra nel cartellone “Teatro scuola Alto Jonio” organizzato dal comune di Oriolo e che ha visto il suo esordio ieri sera, sempre nell’anfiteatro cittadino, con l’esibizione degli studenti dell’Istituto tecnico “Filangieri” di Trebisacce con “Romeo e Giulietta” e gli alunni della classe V Primaria di Oriolo con “Pinocchio”.
«Questo splendido anfiteatro non è soltanto di Oriolo ma di tutto l’Alto Jonio – ha esordito l’assessore alla Cultura Nicola Simonelli che ha introdotto la serata in compagnia del collega con delega allo Spettacolo Giorgio Battarino -. Un centro di cultura territoriale dove dovrà esibirsi l’Alto Jonio che più ci piace, fatto di impegno e di passione».
E’ salito sul palco anche il piccolo Kristian Favoino, di Canna, vera star del momento per la sua partecipazione alla fiction di Rai 1 “Che Dio ci aiuti”.
E poi spazio agli spettacoli teatrali, attenzionati oltre che dal pubblico anche da una speciale giuria che valuterà i miglior attori, le migliori attrici, sceneggiature, regie, costumi, musiche e quant’altro. Per le premiazioni sarà organizzata una serata ad hoc tra luglio ed agosto.
Stasera si parte alle 19 con “Antigone” a cura del Liceo Ginnasio “Garibaldi” di Castrovillari e a seguire “Le Comari”. Questa si snoderà in dialetto oriolese lungo una serie di spaccati quotidiani – come ci racconta il regista Peppe Muscetta – dove le comari con le loro chiacchiere spettegolano sui fatti di paese. Un atteso ritorno sul palcoscenico dopo il successo dello scorso anno con “A zite”.
Vincenzo La Camera
LA LOCANDINA DE “LE COMARI” (clicca per ingrandire)