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Albidona, Tommaso è senza lavoro e con il papà disabile. «La tessera elettorale non mi serve più»

Albidona, Tommaso è senza lavoro e con il papà disabile. «La tessera elettorale non mi serve più»
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Albidona panoramaLa sua tessera elettorale è al Comune di Albidona. Lui non sa più che farsene. Non si sente rappresentato né dalla politica locale, né tantomeno da quella nazionale. Tommaso De Luca, 36 anni, in tasca un diploma di ragioniere, non ha un lavoro, come tanti, troppi ragazzi come lui che vivono nell’Alto Jonio cosentino. «Il lavoro – dice – è importante ancor prima che per il necessario guadagno, per la dignità dell’uomo». Tanti giovani in questo lembo di Sud, in questa terra di nessuno, né Calabria e né Basilicata, inseguono proprio la dignità: messa quotidianamente a rischio dalla mancanza di ogni tipo di servizio, da una sanità che non esiste più, dai trasporti fermi a trent’anni fa, da un turismo che non decolla. Ma soprattutto dalla disoccupazione, sfruttata ad ogni campagna elettorale dal politicante-sciacallo di turno che si gioca la solita promessa lavorativa (puntualmente non rispettata) in cambio di una manciata di voti.

Tommaso prova ad alzare la voce, si ribella a questa quotidianità di soli doveri e nessun diritto. Scrive una lettera al presidente della Repubblica, accorata, personale, dove racconta il suo disagio e il suo dolore per la perdita della mamma, strappatagli da una feroce malattia. Tommaso resta con il padre, in carrozzella, disabile al 100%. In seguito spedirà al Presidente anche la tessera elettorale, chiedendo di voler rinunciare alla status di cittadino italiano per assumere quello di cittadino europeo.

lavoro_dignitaTommaso ha cercato lavoro con tutte le sue forze. «Mi hanno chiesto anche dei soldi – ci racconta – per superare un concorso». Quei soldi li ha anche pagati (1500 euro di anticipo su 9000), ma il concorso non l’ha superato. Vive grazie alla pensione del padre. E si occupa quotidianamente di lui, assistendolo in tutto e per tutto in una terra dove l’esistenza dei disabili si scontra sempre contro un gradino. Tommaso proverebbe anche la strada della “valigia di cartone” per raggiungere il Nord ed avere qualche possibilità in più. Ma non può farlo, la situazione del padre lo inchioda ad Albidona.

Il Presidente della Repubblica a seguito della lettera di Tommaso ha interessato la Prefettura di Cosenza affinchè si potesse trovare una soluzione al problema coinvolgendo gli enti  locali competenti. Da qui, ci racconta Tommaso, «un continuo scaricabarile». Come palliativi, sono arrivate la possibilità di rientrare in un progetto di assistenza domiciliare gestito dal Comune di Trebisacce; l’interessamento del Comune di Albidona che ha messo il giovane in contatto con il centro dell’impiego di Corigliano. Un intreccio di opportunità che non hanno prodotto alcun risultato. Intanto Tommaso continua ad andare in campagna, dove raccoglie qualche prodotto genuino della sua terra e dove spesso porta anche suo papà a godere di quel paesaggio e di quell’aria pura. L’unica dignità che nessuno gli porterà mai via.

Vincenzo La Camera

ARTICOLO TRATTO DA PAESE24 MAGAZINE DI  GIUGNO 2013

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