Chiesa San Giorgio Martire di Oriolo. Cresce la preoccupazione per il crollo della navata sinistra

Destano apprensione le condizioni della Chiesa Madre di San Giorgio Martire di Oriolo, sita all’ingresso del centro storico, nelle immediate vicinanze del castello medioevale. La straordinaria nevicata del mese di febbraio e le abbondanti piogge successive hanno lasciato il segno e lo hanno fatto in maniera evidente sulla navata sinistra della Chiesa, dove la copertura non ha retto il peso della grande quantità di neve ed ha ceduto, crollando sul pavimento sottostante. I danni hanno così interessato il manto, il tavolato sottostante, la piccola e forse anche la grossa orditura. Il crollo del tetto ha scoperto la superficie esterna della navata sinistra e l’acqua piovana è penetrata all’interno della Chiesa, riversandosi sulla copertura crollata.
Grande la preoccupazione nel parroco Don Nicola De Luca, che ha chiesto immediatamente un sopralluogo congiunto delle autorità preposte e ha fatto transennare la parte interessata dal danno. Al momento la messa si celebra ancora e l’accesso alla navata sinistra è stato chiuso, ma la situazione attuale dei danni non è per niente confortante. La Chiesa San Giorgio Martire è stata dichiarata da tempo monumento nazionale e conserva un prestigioso patrimonio iconastico al suo interno, che ora rischia di rimanere seriamente danneggiato.
Il Comune di Oriolo è intervenuto anni addietro con una ristrutturazione della navata destra della Chiesa, che si è rivelata nel tempo preziosa, viste le eccezionali nevicate del mese scorso. Diversa sorte hanno avuto gli interventi sulla navata sinistra, bloccati sul nascere da problemi di carattere burocratico e legale che, protraendosi nel tempo, hanno portato alle conseguenze che conosciamo.
Estate 2012; questa è una previsione di massima per l’attivazione di nuovi fondi regionali che dovrebbero (il condizionale in questo caso è d’obbligo) andare a coprire un massiccio intervento di ricostruzione della parte crollata, mentre è attesa a breve un’ordinanza comunale (richiesta con “somma urgenza” da Don Nicola), per verificare lo stato della Chiesa e concordare le modalità operative della messa in sicurezza, in accordo con l’Ufficio Tecnico del Comune di Oriolo, l’Ufficio Tecnico Diocesano della Curia di Cassano Jonio e la Soprintendenza per i Beni architettonici della Provincia Cosenza.
Luigi Adinolfi