Con questo sistema, si è constatato in alcune annate e in casi particolari, che non è necessario alcun trattamento in quanto la popolazione di questi insetti è così bassa che non provoca danni rilevanti alla frutta. Lo stesso sistema si adotta per la lotta contro altri insetti parassiti degli agrumi (arance, clementine, ecc.) come, per esempio, il cotonello (Planococcus citri), la mosca della frutta (Ceratitis capitata), la cocciniglia rosso forte (Aoriniella aurantii), che se non controllate creerebbero danni sia alle piante che ai frutti. Inoltre, per alcune specie di insetti sia del pesco che degli agrumi, si adotta anche un altro metodo di difesa a basso impatto ambientale che è quello della “confusione sessuale”. Questo metodo, non richiede alcun trattamento pesticida in quanto gli adulti (maschi e femmine) di alcune specie di insetti, per effetto della presenza dei feromoni sessuali, immessi nei frutteti con appositi erogatori, non si accoppiano e di conseguenza, le femmine non depongono le uova e non nascono le larve che provocherebbero il danno alle piante e alla frutta. La frutta prodotta nella pianura di Sibari, proprio per le sue eccezionali qualità dovute sia alle proprietà organolettiche che alla garanzia di sicurezza e igiene, non ha problemi di vendita sui mercati europei. In conclusione, per lo sviluppo economico dell’intera area bisogna riuscire a coniugare la qualità di questi prodotti, il rilancio e la conservazione del patrimonio archeologico e il turismo balneare sul mare Jonio.
LUIGI GALLO (ARSAC – Centro di Divulgazione Agricola (Ce.D.A.) n. 2 del Pollino-Castrovillari, Cs)