Dopo il diploma all’Istituto Tecnico, Maiuri si iscrive a Milano alla facoltà di Filosofia ma la sua passione pratica per l’arte lo spinge a ritornare subito ad Oriolo, dove si ritira nella sua casa in campagna per studiare da autodidatta. Viaggia molto. In Africa dove visita la Tunisia, il Marocco, il Kenia, la Tanzania. Ma anche in Asia, in India e nello Sri Lanka, e in America Latina, dove scopre il Messico. Non era sposato e viveva in famiglia. Appena appresa la notizia, l’affettoe allo stesso tempo il dolore degli oriolesi per la perdita di un amico si sono riversati su facebook, dove continuano a visualizzarsi messaggi, ricordi, aneddoti legati alla sua figura.
“Ad ogni passeggiata, ad ogni giro, qualsiasi cosa io veda sento la necessità di riportare sulla carta, su un pezzo di ferro, persino sul cemento ciò che osservo e percepisco”, il testamento di Giorgio Maiuri.
Vincenzo La Camera