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Amendolara, Ciminelli riapre questione rifiuti. «Estate alle porte, si rischia nuova emergenza»

Amendolara, Ciminelli riapre questione rifiuti. «Estate alle porte, si rischia nuova emergenza»
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«La questione dei rifiuti resta tuttora aperta ed in Calabria, come del resto nell’Alto Jonio, esiste un’emergenza che presto potrebbe riesplodere. I rifiuti possono e devono essere gestiti dai territori e all’interno degli stessi territori e la strada maestra resta quella del potenziamento della raccolta differenziata, ma di una differenziata di qualità».

Il Comune di Amendolara

E’ il sindaco di Amendolara Antonello Ciminelli che riapre la questione dei rifiuti alla vigilia della stagione estiva che, con l’esaurimento della discarica controllata di Pianopoli, potrebbe riservare un’altra emergenza come quella della scorsa estate perché, nonostante il gran parlare di questi mesi, su tutto il sistema dello stoccaggio dei rifiuti non si è prodotto niente di concreto. Il sindaco di Amendolara ce l’ha in primis con la Regione Calabria che non si decide ad aggredire seriamente e in modo organico l’intera problematica, né delega gli enti intermedi, né dà la facoltà ai comuni ed ai comprensori di autodeterminarsi e di rendersi autonomi.

«Sulla questione complessiva delle discariche – scrive il sindaco di Amendolara – eviterei le battaglie ideologiche e finalizzate e se stesse: i modelli da seguire sono quei paesi scandinavi, o la più vicina Germania, dove i rifiuti costituiscono una risorsa, tanto che vengono comprati da chi non sa gestirli (vedi l’Italia) per produrre energia, dunque ricchezza, occupazione e per far girare l’economia».

Poi Ciminelli lancia un appello cifrato ai colleghi sindaci dell’Unione dei Comune “La via del mare” che, come è noto, accarezzano da tempo il sogno di rendersi autonomi dando vita ad un impianto di selezione e smaltimento di nuova generazione messo a punto dalla Scuola Agraria del Parco di Monza. Il progetto però è fermo da mesi perché dalla Regione non arriva il “nulla osta” per avviare l’iter procedurale, né arrivano le risorse per la copertura economica, sicchè i comuni dell’Alto Jonio, costretti a sopportare costi molto esosi per il trasferimento dei rifiuti, rischiano di andare in crisi più degli altri.

Poi Ciminelli riassume le iniziative avviate nel proprio comune: «Appena ci siamo insediati, convinti che i rifiuti vanno gestiti in loco, abbiamo deliberato a favore di un centro di selezione dei rifiuti nel nostro comune e, per quanto ci riguarda, il nostro esecutivo è impegnato in un’azione, che consideriamo lodevole, in tema di differenziata e che fa seguito all’impegno in tal senso profuso dall’esecutivo che ci ha preceduti. Oggi stiamo rafforzando un sistema che, in termini di risultati, vogliamo rendere ancora più virtuoso. Intanto – informa il sindaco – abbiamo recuperato i finanziamenti necessari per un’isola ecologica. Il nostro obiettivo rimane quello di una differenziata di qualità e in questa ottica abbiamo già realizzato diverse intese con imprese della Sibaritide e della Provincia per lo smaltimento della plastica, del vetro e dell’alluminio. È inoltre intenzione dell’amministrazione comunale – fa sapere ancora Ciminelli ricordando che Amendolara opera per la riconferma della Bandiera Blu – acquistare delle compostiere per l’umido. Insomma, l’approccio che preferiamo sulla complessiva questione rifiuti è quello manageriale, capace di trasformarli da problema in risorsa. Ma sono i cittadini – conclude l’avvocato Ciminelli – che giocano su questo argomento un ruolo importante, perché se la raccolta differenziata, col contributo di tutti diventa un processo virtuoso, le discariche diventano esse stesse non più indispensabili».

Pino La Rocca

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