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Castrovillari verso le Primarie. La Saladino immagina una “città canguro” e pubblica il programma sul web

Castrovillari verso le Primarie. La Saladino immagina una “città canguro” e pubblica il programma sul web
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saladinoSono tre i candidati alle Primarie del centrosinistra in programma a Castrovillari il prossimo 22 febbraio per scegliere il candidato a sindaco. La città del Pollino, infatti, sarà poi chiamata alle urne per eleggere il nuovo primo cittadino di un Comune guidato, ora, provvisoriamente, dal commissario prefettizio Massimo Mariani. A sfidarsi, per il centrosinistra, tre esponenti del Partito Democratico: l’ex sindaco Mimmo Lo Polito, Tonino Morelli, già presidente della Comunità Montana, e Maria Saladino, volto giovane della politica, ma già noto in seguito alla sua recente candidatura alle elezioni Europee del 2014 (dove ha portato a casa circa 26.000 preferenze nella circoscrizione Italia Meridionale). L’unica donna candidata alle Primarie, avviata alla carriera diplomatica ed esperta in relazioni internazionali, che si vuole presentare come la vera opportunità per voltare pagina.

Paese 24.it ha incontrato, per il momento, proprio la Saladino, a meno di un mese dalle Primarie. Incuriositi dalla sua scelta di pubblicare online parte del programma politico, sfogliabile in formato ebook, la giovane candidata ci ha precisato che «è un modo trasparente per coinvolgere anche i cittadini, veri protagonisti, insieme a lei, della scelta di “metterci la faccia”. Il finale del programma, infatti, è proprio affidato a loro, che potranno dare il proprio contributo, con consigli, opinioni, idee e critiche. Solo così, con un progetto di squadra – secondo la Saladino – si potrà crescere».

Castrovillari tourism destinationsEd è sui cittadini, sulle loro necessità nella vita di tutti i giorni, sui più giovani – che la 32enne castrovillarese – si sofferma, tenendosi lontana – ci tiene a sottolinearlo – da qualsiasi litigio legato alla vecchia politica (che distoglie dai reali problemi) e da qualsiasi tipo di accordo con gli altri due candidati.

Una scelta di “vita e di cuore” la definisce, spinta dalla volontà di rendere la sua città d’origine (per lavoro si divide tra Roma e Bruxelles), una “città canguro” e non più “una città gambero”. Basta, dunque, con i passi indietro, “sì” ai salti di qualità. E – secondo la giovane candidata – il salto di qualità è possibile partendo «da una matita e affidandosi alle competenze di chi vuole accendere i riflettori nazionali ed europei sulla sua città, per mandare a casa il “vecchio” modo di fare politica – a favore di una rivoluzione democratica e civile -, ridare il futuro ai giovani e la speranza alle generazioni che ci hanno preceduto».

Federica Grisolia

 

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