Scoprire la bellezza del centro storico di San Basile, caratterizzato dai tipici “supporti” e gustare la gastronomia tipica degli albanesi d’Italia, con prodotti rigorosamente del territorio. A San Basile, la sera di San Lorenzo (10 agosto) ritorna l’appuntamento che caratterizza l’estate del Comune affidato alla guida del sindaco, Vincenzo Tamburi, “La via dei supporti e degli antichi mestieri e sapori” al suo sesto anno di vita organizzato dall’Associazione socio-culturale Malemalegroup, presieduta da Tania Bettolino. Tra supporti e slarghi il percorso enogastronomico permette di gustare le “petulle” arbereshe, tipiche frittelle di pasta lievitata da gustare calde, seguite da una selezione di formaggi e salumi, rigorosamente da produzioni a Km0, prima di passare alle carni del territorio con la salsiccia alla brace e un piatto di “rroshkatjel”, formato di pasta della tradizione. Ad accompagnare i piatti tipici, il vino delle cantine private di San Basile.
L’ingresso, come la partecipazione all’evento, è totalmente gratuita mentre per i golosi il menù degustazione è offerto al prezzo di 5 euro e comprende le 4 portate di cui sopra più una bevanda a scelta tra vino e acqua.
Unito alla gastronomia, l’Associazione MalemaleGroup ha predisposto lungo il percorso, ed in particolare in Piazza Sant’Anna, intrattenimento musicale ad opera della “Ensemble di suoni e fisarmoniche del Pollino” prima del concerto della band folk Tarantanova. Ma ci sarà spazio anche per i più piccoli con momenti di aggregazione e divertimento a cura degli artisti di strada dell’Associazione GiocoleReggio.
L’intento della manifestazione «è quello di mettere in vetrina il nostro bel borgo, mostrando tutto quello che esso ha da offrire a chi ha voglia di scoprirne ogni suo aspetto partecipando all’evento» – dichiara il presidente di Malemalegroup, Tania Bettolino – che sottolinea come proprio a tal fine lungo il percorso saranno presenti installazioni fotografiche che ricostruiscono, in un excursus storico, i festeggiamenti del matrimonio in varie annate del secolo scorso, che accompagneranno il pubblico all’interno dei locali di una casa, “la casa della sposa”, in cui è allestita una mostra di abiti da sposa originali, dal tradizionale “LLambadhor” fino ad abiti risalenti ad epoche piu recenti. La produttiva collaborazione con le altre associazioni locali arricchisce questo quadro con la riproduzione della filiera del pane, dalla pulizia del grano al prodotto finito, ad opera dell’Ecomuseo del Coscile e del Garga e con la sapiente manualità delle signore del Centro culturale anziani di San Basile. Completano l’opera artigiani e produttori locali che espongono i loro manufatti lungo tutto il percorso.
«Ci prepariamo – ha affermato il sindaco di San Basile, Vincenzo Tamburi – ad essere ancora una volta borgo ospitale come nella più radicata tradizione della nostra comunità. San Basile apre le porte a visitatori e curiosi con l’intento principe di mostrane la bellezza, la ricchezza culturale, la forza identitaria della sua gastronomia, e la vivace intelligenza delle tante associazioni che arricchiscono la nostra comunità».
La redazione