Incidente in Africa, perde la vita una ragazza di Rocca Imperiale
Una terribile notizia ha scosso in queste ore la piccola comunità di Rocca Imperiale. Una sua giovane concittadina ha perso la vita, lontana da casa, in terra d’Africa, durante una vacanza con il suo fidanzato. Amalia Aletti, 34 anni, professionista affermata nel campo della moda (lavorava a Milano, anche per Prada) è deceduta in Namibia in seguito ad un incidente stradale avvenuto lontano dai centri abitati a causa, da quanto si apprende (anche se in casi del genere le notizie sono frammentate) del ribaltamento della jeep sulla quale viaggiava. A bordo, assieme alla giovane rocchese, c’erano il compagno e, pare, altri due passeggeri, tutti illesi. Indescrivibile il dolore dei genitori, il papa Vincenzo, vigile urbano, e la mamma Patrizia e degli altri tre figli (due ragazzi e una ragazza), molto stimati in paese. Il corpo di Amalia per questioni burocratiche si trova ancora in Africa e non si conoscono al momento i tempi del rimpatrio della salma.
La notizia si è abbattuta come un fulmine a ciel sereno anche sul Festival di poesia internazionale “Il Federiciano”, il cui fondatore è l’editore Giuseppe Aletti, cugino diretto della giovane. Sofferta la decisione dell’editore di andare avanti. Dopo essersi consultato con lo zio Vincenzo, Giuseppe Aletti ha deciso di non interrompere un evento così importante per il rispetto delle tantissime persone e artisti coinvolti e perchè “Amalia, vorrebbe che tu andassi avanti. Ne sarebbe felice. Anzi sarebbe triste di sapere il contrario. Era entusiasta di quello che state facendo”, le parole del padre. Naturalmente la partecipazione dell’editore – che si è affidato ad una nota su facebook – sarà in sordina, nel rispetto del lutto che ha colpito la sua famiglia.
Vincenzo La Camera
per una perdita così grave ,così assurda le parole servono a nulla se non che stringerci tutti ,gli amici ,parenti intorno alla stimata famiglia Alletti ,per ricordare ed onorare con il nostro affetto la memoria di Amalia R.I.P.
Ci siamo conosciuti tanti anni fa quando sono venuta a Rocca per le mie ricerche sulla famiglia e ti ho poi rivista a Milano un’altra volta, ma il tuo viso buono, sincero e dolce mi ha colpito e mi è rimasto nella mente. Ciattavamo ogni tanto in rete ed il ricordo è sempre immutato. Sono vicino ai tuoi genitori e a tutta la famiglia Aletti di Rocca che, seppur cugini lontani, con l’affetto mi siete vicini.