Trebisacce. A Messa la domenica e in piazza a fare la spesa, cento anni per nonna Rosina
Rosa Colotta, in La Rocca, ha festeggiato il secolo di vita. Una sana dieta mediterranea con un bicchiere di vino e un peperoncino
Zia Rosina Colotta va a Messa tutte le domeniche, a piedi, dalla sua casa vicino la Fornace di Trebisacce. Anche ieri (sabato) si è recata nella sua parrocchia, Madonna della Pietà, per ringraziare il Signore nel giorno del suo centesimo compleanno. Accompagnata dalla sua numerosa famiglia, si è accomodata al primo banco in compagnia dei suoi tre figli maschi: Pino, penna storica del giornalismo di queste parti; Nino, capitano del Trebisacce della Serie D e Franco, in pensione dopo aver lavorato tanti anni per Poste Italiane, che abita a Castrolibero (Cs): nati dall’amore con suo marito Libero La Rocca, assieme ad altri due figli maschi deceduti in tenera età. Rosa Colotta, vedova da 14 anni, è originaria di Oriolo ma ormai sono settant’anni che vive a Trebisacce dove la conoscono tutti per la sua forza d’animo, la sua rettitudine e la sua capacità di amministrare la famiglia con saggezza. Con i consigli, discreti e puntuali, che ancora oggi dispensa a figli, nuore e nipoti.
Di giorno vive ancora da sola e va in piazza a fare la spesa. Non passa Natale che zia Rosina non prepari la salsiccia per i figli e per i vicini. La chiesa ieri era piena di parrocchiani, parenti e amici che affettuosamente hanno voluto festeggiare con lei questo compleanno speciale; di una donna, moglie e madre esemplare. Con disinvoltura ha ricevuto la targa istituzionale dalle mani del sindaco Franco Mundo e del vice Andrea Petta. Nell’omelia, don Gaetano Santagata, l’ha presentata come una donna di fede profonda e autentica che «nonostante si fosse confessata qualche giorno fa, anche stasera prima della Messa ha voluto accostarsi al sacramento». Zia Rosina non dimostra affatto cento anni. Autonoma, si è goduta la sua festa salutando con un sorriso tutti gli intervenuti prima nel salone parrocchiale per un ricco buffet e poi a cena a Torre di Albidona, in quella masseria (oggi agriturismo) che rievoca nella sua mente tanti ricordi.
I figli visibilmente commossi non l’hanno lasciata un attimo per tutta la serata, mettendo in secondo piano per qualche ora anche le proprie famiglie. Quasi a volersi stringere attorno alla loro mamma per ricordare i tempi andati quando lei li accudiva, non facendo mancare loro mai nulla nonostante le condizioni non certo agiate. Anche il giornale Paese24.it, che si pregia di godere della preziosa collaborazione del figlio Pino, ha voluto omaggiare zia Rosina con una targa ricordo a nome del direttore e di tutta la redazione. Presenti alla cerimonia anche alcuni giornalisti e il presidente del Circolo della Stampa Pollino-Sibaritide, Cosimo Bruno. I segreti della sua longevità? Semplici ma allo stesso tempo difficili da mettere in pratica. Una precisione quasi maniacale nell’assunzione delle medicine, una corretta alimentazione, naturale, con poca carne ma tanta verdura e legumi. Zia Rosina non si fa mancare però – come ci raccontano i figli – un bicchiere di vino e ogni tanto anche un peperoncino piccante. E poi c’è l’elemento più importante: l’affetto che la circonda. Mamma Rosa, nonna Rosa è considerata la stella polare della famiglia. E lei, ancora oggi, sente questa responsabilità. E ogni mattina si sveglia pronta a prendersi cura dei suoi cari. E nel frattempo, alzando il calice, ieri sera ha brindato ai suoi cento anni.
Vincenzo La Camera
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