Un progetto che l’assessore Mario Caligiuri ha sostenuto con grande convinzione perchè la cultura arbereshe «è viva» ed appartiene ad una «storia che viene da lontano e ci porta lontano». Per l’assessore regionale alle Minoranze linguistiche «l’eco dei venti di Scanderbeg ancora si avverte sui nostri monti, nelle nostre vallate, un vento che non morirà mai». Il cortometraggio, protagonista al “Mecal” – Festival Internacional de cortometrajes di Barcelona 2013, al “ShortsShorts” – Film Festival & Asia 2013 di Tokyo, al “Sapporo 2013 International Short Film Festival and market” e al “Silhouette Festival 2013” di Parigi, racconta la storia d’amore tra Lucrezia, ragazza arbereshe promessa sposa ad una nobile famiglia del posto, e Andrea, un forestiero che si innamora di lei e della sua cultura. Sarà la nonna a permettere che l’unione tra i due giovani superi le convenzioni già stabilite dalla famiglia delle giovane arbereshe.
Nel docufilm recitano tutti attori non professionisti e provenienti dalla cittadina di San Basile e dai paesi limitrofi in un afflato aggregativo dal punto di vista sociale di grande bellezza umana ed artistica. Shkova – nome che da il titolo al cortometraggio – è il titolo di una canzone della tradizione arbereshe. Protagonisti della pellicola Lucrezia Zaccaro, Stefano Grisolia e Nika Perrone sotto la regia di Daniele Farai, anche lui giovane regista arbereshe che ha speso anima e cuore per «raccontare le peculiarità di una cultura magica e misteriosa».
La colonna sonora del docufilm è affidata a Salvatore e Marino Tamburi. Il film mette in evidenza anche la bellezza archietettonica del borgo di San Basile ed il fascino del suo centro abitato. Il progetto ha visto il sostegno anche della Gas Pollino.
Federica Grisolia