“Albergo diffuso”. Alto Jonio terreno fertile, ma per ora scarsi risultati
Nella foto, uno scorcio del centro storico di Oriolo
Un pò casa e un pò albergo, una residenza accogliente ma riservata, adatta a chi non ama i soggiorni negli hotel e nei villaggi turistici: parliamo di “Albergo diffuso”, la nuova forma di ospitalità a cui cominciano a guardare con interesse anche i piccoli borghi montani dell’Alto Jonio che, per avere un futuro, vogliono organizzarsi e provare ad arrestare l’incalzante spopolamento in corso negli ultimi anni. “Albergo Diffuso” è una tipologia di ospitalità che si sta diffondendo negli ultimi anni in Italia ed in Europa e che anche in alcuni dei paesi montani dell’Alto Jonio, (Oriolo, Alessandria del Carretto, San Lorenzo Bellizzi, Plataci…) i privati stanno provando a realizzare grazie anche alle sollecitazioni degli amministratori (e viceversa, ndr).
Le amministrazioni comunali, da parte loro, incentivano e sostengono (in pochi casi, in altri potrebbero farlo, ndr) queste iniziative accompagnandole, in parallelo con il recupero e la vendita delle tante case antiche dei centri storici che ormai risultano del tutto abbandonate per l’esodo delle popolazioni locali verso le marine. L’Albergo Diffuso è concepito come una proposta in grado di offrire agli ospiti che sono alla ricerca di un turismo “di prossimità” l’esperienza di vita di un centro storico, potendo contare su tutti i servizi alberghieri, ma alloggiando in case autonome che distano poche decine di metri tra loro. La vicinanza dell’albergo diffuso alla comunità dei residenti consente così di proporre, più che un semplice soggiorno, un vero e proprio stile di vita, completamente e direttamente immerso nella realtà locale.
L’Albergo Diffuso, di cui il prototipo in provincia di Cosenza è stato sperimentato a Belmonte Calabro sul Tirreno, è nato per la prima volta in Sardegna, dove il governo regionale ha approvato fin dal 1998 una normativa specifica che ha incentivato iniziative del genere. La graduale e successiva diffusione dell’albergo diffuso è dovuta principalmente alla crescente attenzione di una parte della domanda turistica alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente proposti da alcuni di questi luoghi di soggiorno che vogliono custodire gelosamente le proprie caratteristiche, la propria identità e la propria storia. La domanda e l’offerta di “Albergo diffuso” risulta effettivamente vincente perchè è il modello di ospitalità che consente al turista curioso un punto d’appoggio dal quale partire alla scoperta di itinerari molte volte poco “battuti”, finalizzati alla conoscenza dell’arte, della cultura nonché la ricchezza di paesaggi suggestivi fatti di natura, credenze popolari, suggestioni religiose, vestigia del passato più remoto e, cosa che non guasta mai, di odori e sapori di prodotti eno-gastronomici in via di estinzione di cui sono ancora ricchi gli antichi borghi montani.
Pino La Rocca