A due giorni dalla festa della Liberazione, ieri (sabato) si è tenuto un incontro organizzato dal Partito Democratico di Castrovillari, con la collaborazione dell’Associazione Italiana Cultura Classica, sul significato del 25 aprile, ma soprattutto sul ruolo del Sud e dei partigiani meridionali nel Secondo Risorgimento. Al centro dell’incontro, dunque, il periodo storico che inizia dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 in cui fu attivo il movimento comunemente indicato come Resistenza.
«La partecipazione del Sud alla Resistenza – ha spiegato Sergi nel suo intervento – è stata tutt’altro che insignificante, anzi ha dato un contributo importante nella guerra di Liberazione. Lotte contadine, rivolte della fame, rivolte contro i ras fascisti, le giornate di Matera, le quattro giornate di Napoli: sono solo alcuni degli esempi che dimostrano il ruolo del Meridione nella Resistenza partigiana».
Sulla figura di Andrea Croccia, anti-fascista e partigiano arbëreshë, nato a Civita, si è soffermato, invece, Spingola. «Una personalità importante – lo ha definito il segretario della Cgil – che fece della libertà una missione. Croccia aderì al Partito Comunista, senza mai rinunciare al suo spirito anarchico. Nella sua vita ebbe un rapporto privilegiato con i giovani con cui aveva evidenti capacità di relazionarsi».
Durante la manifestazione, alcuni studenti del Liceo classico, artistico e scientifico, e dell’Istituto Tecnico Commerciale – coordinati da Bianca Grieco – hanno letto estratti di testimonianze storiche. A fare da sottofondo, gli intermezzi musicali eseguiti da Nora Cianci al violino e Olegan Aliev alla fisarmonica.
Federica Grisolia