Trebisacce, oltre 3 milioni di euro per riqualificare il centro storico

Riqualificare il centro storico quale unico “Borgo Marinaro” della zona attraverso la rilettura della storia di “Trebisacce Arcaica” collegata alla storia di Sybaris e della Magna Grecia. In questa ottica l’esecutivo comunale ha approvato il progetto redatto dall’Ing. Tommaso Stamati e dall’Arch. Giuseppe Farina per un importo di 3milioni350mila euro. Esso prevede la riqualificazione fisica dell’antico borgo, l’allocazione al suo interno, in sinergia tra pubblico e privato, di caratteristici esercizi commerciali e inoltre l’incremento dei servizi turistici puntando sulla “griffe” della Bandiera Blu e sui Beni Ambientali esistenti: Parco Archeologico, Museo delle tradizioni marinare, area panoramica di Mostarico e “San Giuseppe” e produzioni agro-alimentari tipiche.
Il progetto prevede inoltre la ristrutturazione dei beni pubblici nel rispetto dei caratteri identificativi e tipici già esistenti, il miglioramento dei servizi urbani (illuminazione, larga banda, arredo urbano, sistemazione strade, parcheggi, apertura e gestione di siti di rilevanza storica e culturale, risanamento del patrimonio edilizio anche da parte di soggetti privati. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita per attrarre domanda turistica sia stagionale che stanziale.
«Si tratta – ha dichiarato il sindaco Franco Mundo – di un progetto ambizioso per il quale ci siamo adoperati per essere inseriti nei finanziamenti del Ministero per i Beni Culturali, del Piano regionale OO.PP., dei Fondi FERS e di Sviluppo Locale destinati ai sistemi turistici». Intanto, in materia di sanità, l’esecutivo comunale si è fatto promotore di un’istanza sottoscritta dai 17 sindaci del Comprensorio e indirizzata al Direttore Generale dell’Asp dottor Raffaele Mauro con la quale, dopo aver chiesto un incontro urgente per concordarne modalità e tempi, si chiede l’urgente attuazione del Decreto Commissariale n. 30 del 2016 che ha sancito la riapertura del “Chidichimo” e l’assunzione delle figure mediche necessarie.
Pino La Rocca