foto di repertorio
L’assessore regionale ai Trasporti Roberto Musmanno, castrovillarese Doc e docente all’UniCal di Cosenza, ha mantenuto la parola data ai sindaci dell’Alto Jonio, ma solo a metà. Per l’altra metà, quella che riguarda i treni a lunga percorrenza sulla linea Jonica, la situazione rimane inalterata e, se un cittadino dell’Alto Jonio e della Sibaritide vuole andare a Milano, o a Torino, o a Bologna, o in un’altra città del centro-nord, deve prendere l’autobus, oppure cambiare treno e trasbordare armi a bagagli su altri treni a Taranto, o a Bari se sceglie l’Adriatica, oppure a Paola, o a Salerno, o a Napoli se sceglie la Tirrenica.
In realtà da un po’ di tempo a questa parte, e precisamente da quando è cambiato il vento alla regione, qualcosa in ambito ferroviario sta gradualmente cambiando anche perché la Calabria ha saldato il debito che aveva contratto con Trenitalia e, oltre ai nuovi treni che marciano a ritmo di Swing, sulla linea Jonica, notoriamente a scartamento ridotto, sono ricomparsi alcuni treni che si erano estinti e altri, come ha ricordato l’assessore Musmanno in una lettera indirizzata al sindaco di Trebisacce, entreranno in funzione con l’orario estivo che inizierà il 12 giugno. Resta però insoluto, come si diceva, il problema dell’isolamento della fascia jonica rispetto ai collegamenti sulla lunga distanza.
Pino La Rocca