Ss 106. Tra Rocca Imperiale e Montegiordano “originale” benvenuto per Natale
Strada Statale 106 Jonica: inadeguata, pericolosa e anche sporca per colpa di automobilisti incivili e villani che scaricano sacchetti di spazzatura dai finestrini. Strada che così, oltre a essere tristemente nota come “strada della morte”, è diventata anche “strada della monnezza” (come già denunciato dal nostro giornale). La foto a margine, scattata da un automobilista che la percorre giornalmente, dà un’immagine inquietante del degrado in cui versa una delle piazzole di sosta della S. S. 106 nel tratto che va da Montegiordano a Rocca Imperiale. Si tratta, per la cronaca, del tratto che è già stato adeguato a quindi a quattro corsie con spartitraffico da cui, tra l’altro, si può ammirare uno scorcio incantevole di Alto Jonio, con a monte colline lussureggianti e a valle lo splendido mare Jonio e sullo sfondo il Castello di Roseto Capo Spulico. Una bella cartolina, dunque, che invita gli automobilisti in transito a fermarsi e ad osservare il bel panorama.
Peccato però che il tutto venga rovinato dalla presenza di tanta spazzatura. Per la verità non si tratta dell’unico caso perché nei mesi scorsi, sempre a riguardo, c’è stata la vibrata protesta dei familiari del compianto Donato Bergamini perché la stele eretta in suo ricordo ai margini della 106 dove l’ex calciatore del Cosenza trovò la morte e che si trova nel tratto tra Roseto Capo Spulico e Montegiordano era circondata da cumuli di spazzatura che,a seguito delle proteste, l’Anas si premurata di rimuovere.
Lo stesso automobilista ha commentato la foto sottolineando il fatto che proprio in quel tratto troneggia un bell’autovelox che fa incassare al comune di Rocca Imperiale centinaia di migliaia di euro all’anno una parte dei quali, sostiene l’automobilista, potrebbe essere spesa per pulire la strada. In realtà non pare sia proprio così perché la pulizia, la manutenzione e il necessario decoro delle strade statali pare sia in capo all’Anas. In ogni caso lo stesso automobilista, ha ricordato all’Anas e anche ai sindaci interessati che: «Un territorio pulito rappresenta un punto di forza per i turisti che ci vengono a trovare o che passano per il nostro Alto Jonio che, se le cose non cambiano, resterà sempre e solo un corridoio di transito».
Pino La Rocca
E’ vero sì che i cittadini sono incivili e scaricano di tutto e di più nelle piazzole di sosta.E’ altrettanto vero che chi è preposto alla cura delle strade non muove un dito per rimuovere queste discariche.Pare che l’ANAS NON abbia i mezzi per rimuovere la spazzatura sulle strade.Roba da manicomio.Teniamoci ,quindi,le strade spazzatura.
Che inciviltà! Purtroppo – diciamo la verità – non amiamo la nostra terra. In Trentino – Alto Adige i cittadini sono talmente innamorati della loro regione che non buttano neppure un granello di polvere per terra.
Il malvezzo degli automobilisti è insopportabile. Non solo sacchetti ( almeno hanno avuto la decenza di lasciarli nell’area di sosta, dove forse si dovrebbe mettere un cassonetto), ma bottiglie, carte, pannolini lungo i margini delle strade e non solo fuori dagli abitati. Personalmente davanti al mio cancello, centro abitato, trovo di tutto. Che fare? Ci vorrebbero telecamere e multe severe, e non sono solo automobilisti del sud. Per dirne una: un giorno ho trovato una ricevuta rilasciata da un meccanico del milanese, con tanto di indirizzo. L’ho messa in una busta indirizzata al proprietario e l’ho spedita!