Anche Cariati aderisce al progetto Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) dando disponibilità ad ospitare alcuni nuclei familiari, in totale 36 migranti, in appartamenti sparsi in vari punti della città, «perché – ha dichiarato il sindaco, Filomena Greco – vogliamo assolutamente evitare fenomeni di ghettizzazione». Ad illustrare la propria idea di accoglienza la cooperativa Agorà di Crotone, aggiudicataria del progetto, durante una riunione operativa nei locali del Centro sociale di Cariati. Il piano, che entro il 31 marzo dovrà essere presentato per la valutazione da parte del Ministero, vuole coinvolgere associazioni, scuole, parrocchie, artigiani: tutti i soggetti che a vario titolo possono contribuire e dare idee per una reale integrazione dei migranti.
«Si tratta di una bella sfida – ha commentato la prima cittadina Greco. Lo spirito di accoglienza è familiare a noi calabresi. Come Comune e insieme a tutti i soggetti coinvolti puntiamo a realizzare un’integrazione che sia interazione tra culture, tra popoli, tra persone». Nel corso della riunione è intervenuto anche il consigliere delegato alle politiche sociali Francesco Milillo, che ha chiesto ai propri concittadini «di non dimenticare il passato. Quando – ha detto – eravamo noi a emigrare, siamo stati accolti in Germania, in America. Eravamo noi gli stranieri. Ora tocca a noi ospitare».
Federica Grisolia