Passa da Trebisacce la video-inchiesta sulla donazione del sangue cordonale

“In cosa consiste la donazione del sangue del cordone ombelicale? La pratica della raccolta del sangue cordonale ha delle conseguenze sulla salute del neonato? A chi appartiene il sangue del cordone ombelicale? A chi appartengono le cellule staminali contenute in questo sangue? Le donne sono correttamente informate sulla natura di questa donazione? Quanto costa al Servizio Sanitario Nazionale la raccolta e la conservazione del sangue cordonale? Esistono alternative efficaci a questa donazione?” Sono alcune domande a cui si impegna a dare delle risposte la video-inchiesta sulla donazione del sangue cordonale organizzata dal “Comitato per il Rispetto dei Diritti dei Neonati” (CoRDiN), che sarà proiettata in contemporanea nazionale venerdì 7 aprile.
Ha aderito all’iniziativa anche il gruppo “Mamme a sostegno della buona nascita” di Trebisacce che proietterà dunque l’inchiesta “Sangue del suo sangue” di Amyel Garnaoui e Angelo Loy alle 17 presso la sede dell’associazione culturale “Rizoma”. Il sangue placentare contiene cellule staminali emopoietiche. Numerosi studi e sperimentazioni hanno confermato – sostiene il Ministero della Salute – la possibilità di utilizzare il sangue prelevato dal cordone ombelicale come fonte alternativa di staminali emopoietiche a scopo di trapianto. Il film è viaggio in Italia alla ricerca delle figure coinvolte in tale complessa realtà: madri, ostetriche, ginecologi, ricercatori, politici, magistrati, associazioni, pazienti, alla luce delle più recenti ricerche scientifiche.
Redazione