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Nel centro storico di Castrovillari i “Suoni” etno-jazz con Toquinho e Tony Esposito

Nel centro storico di Castrovillari i “Suoni” etno-jazz con Toquinho e Tony Esposito
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Toquinho (nella foto), Andrea Mingardi, Tony Esposito, Peppe Voltarelli, sono alcuni degli artisti che animeranno la XII edizione di “ Suoni”, festival Etno-Jazz, in programma a Castrovillari dal 23 al 30 luglio. L’evento è organizzato dalla Pro Loco, con il contributo del Comune di Castrovillari, Gas Pollino, Regione Calabria, Provincia di Cosenza, Parco Nazionale del Pollino, in collaborazione con la FITP (Federazione Italiana Tradizioni Popolari), UISP, UNPLI, IOV, IPSEOA e con i brand A.C.T. (Ambiente, Cultura, Turismo), “Castrovillari Città Festival” e l’apporto di diversi sponsor privati.

La presentazione questa mattina (martedì), nella sala giunta del Comune di Castrovillari, alla presenza del sindaco, Mimmo Lo Polito, del presidente e del direttore artistico della Pro Loco, rispettivamente Eugenio Iannelli e Gerardo Bonifati, e di Paolo Salvaggio, già presidente della Pro Loco.

Nato dodici anni fa, “Suoni” vuole coniugare la valorizzazione dei musicisti locali attraverso il confronto con artisti di livello internazionale, offrendo un mix di contaminazioni da vivere nel chiostro del Protoconvento francescano e nel Castello aragonese, nel cuore del centro storico. Contaminazione richiamata anche nel manifesto grafico, a cura di Stefano Ferrante ed Elmira Boosari (con i modelli Denny Musca e Arianna Cruscomagno).

“Il manifesto è un omaggio alla musica popolare e all’amore perché la musica è come l’amore. Ancor più la musica popolare. Suonare è come amare, coccolare e proteggere la persona amata. E tra le braccia di un uomo, in questo caso il nostro uomo in locandina, suonare uno splendido, antico strumento come la chitarra battente è come sfiorare con dolcezza e passione una donna bellissima, entrare in sintonia con lei, toccare le corde della sua anima, per una musica autentica, forte come la passione per le tradizioni, genuina e originale come una melodia etnica che, pur contaminata da ritmi nuovi, è espressione di un popolo e della sua storia”.

Anche quest’anno tributo al Maestro Luigi Le Voci con “Suoni dell’Alba”, nell’arena del Castello aragonese, dove il sorgere del sole sarà accompagnato dalla musica.

Redazione

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