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Trebisacce, riapertura ospedale. Chiesto commissario per esecuzione della sentenza

Trebisacce, riapertura ospedale. Chiesto commissario per esecuzione della sentenza
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La riapertura dell’Ospedale torna nelle mani della Magistratura Ordinaria. Fallito infatti, almeno finora, il tentativo della riapertura del “Chidichimo” attraverso la concertazione politica, gli amministratori in carica, consapevoli che la salute dei cittadini viene prima di ogni altra cosa e forti del giudicato del Consiglio di Stato che da oltre due anni ha sentenziato la riapertura dell’Ospedale, sono tornati all’attacco e, con il patrocinio dell’avv. Giuseppe Mormandi, hanno chiesto alla Suprema Corte il rispetto della Sentenza attraverso il “giudizio di ottemperanza” che, in presenza di una acclarata “inerzia” delle Istituzioni preposte (Commissario, Regione, Ministeri e Asp) prevede la nomina di un Commissario ad Acta per l’esecuzione del “giudicato”.

La Sentenza dei Giudici di Palazzo Spada, come si ricorderà, accogliendo le osservazioni dell’avv. Giuseppe Mormandi, avevano sentenziato la riapertura immediata del “Chidichimo” sulla base di ben cinque motivazioni, ritenendole tutte fondate e tutte riconducibili sostanzialmente al venir meno dei LEA (livelli minimi di assistenza) ed al mancato rispetto della “golden houre” e cioè i 60 minuti previsti per legge per raggiungere gli ospedali spoke anche a causa di una viabilità condizionata dalla complicata situazione oro-geografica del Comprensorio. In base a tale giudicato, nel corso dell’udienza svoltasi a Roma nella giornata di ieri, giovedì 19 ottobre 2017, davanti al Consiglio di Stato, il sindaco Francesco Mundo e l’avv. Giuseppe Mormandi, nel rispetto letterale della Sentenza della Suprema Corte, oltre a chiedere l’esecutività immediata del Decreto n. 30 del I° aprile 2016 ad opera del Commissario Scura, hanno potuto chiedere la riapertura totale e completa del “Chidichimo” come “Ospedale Generale”, come del resto avevano sentenziato i giudici togati e non già la riapertura “ridotta” come Ospedale di Zona Disagiata come decretato, a mò di contentino, dalla struttura commissariale.

Per la cronaca va precisato che, secondo la normativa vigente e secondo quanto già avvenuto per l’Ospedale di Praia a Mare, il Commissario ad Acta appositamente nominato dalla Magistratura si sostituisce giuridicamente al Commissario Scura, con il potere quindi di emettere formalmente tutti i Decreti attuativi che diano corso alla Sentenza. La palla ritorna dunque nelle mani dei giudici togati, incaricati di sostituirsi ad una politica e ad un management che balbettano, che non decidono e che rinunciano, scientemente, al proprio compito di tutelare i diritti dei cittadini, senza generare ogni volta… figli e figliastri.

Pino La Rocca

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Francesco Rago
Francesco Rago
6 anni fa

La tutela della salute è fontamentale per la vita delle persone,solo chi non ha bisogno di tale servizio non si rende conto delle sofferenze umane.”Emigrare anche per la salute”.

Giuseppe Pagano
Giuseppe Pagano
6 anni fa

CHI non vuole o non riesce a capire l’enorme problema in cui versa l’Alto Ionio cosentino per quanto riguarda la sanità pubblica è uno scellerato,che prima o poi potrebbe vivere il disservizio da vicino e rendersi conto, probabilmente solo allora, della sofferenza umana.Non si scherza con la salute dei cittadini!

Giovanni
Giovanni
6 anni fa

Sono cresciuto in questi posti, ma ha ripensare come si comportavano i cosiddetti professionisti , forse è meglio così.