Amendolara. Si riaccendono riflettori sulla Secca. Isola Ogigia in attesa della definitiva consacrazione

Il Comune di Amendolara prova a mantenere alta l’attenzione sulla Secca, potenziale risorsa turistica sino ad ora sfruttata soltanto in minima parte. Lunedì mattina si è tenuto al Comune di Amendolara, voluto dal sindaco Antonello Ciminelli, un tavolo tecnico interistituzionale, appunto per vagliare nuove opportunità di valorizzazione dell’ambiente marino ospitato nella Secca, un isolotto sommerso (nella foto) a circa 12 miglia dalla costa e a soli 20 metri di profondità dal livello delle acque, che la leggenda individua con la famosa isola Ogigia raccontata da Omero e sulla quale sostò Ulisse.
La Secca oggi è una Zona Speciale di Conservazione, cioè un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) in cui è prevista la conservazione o il ripristino dell’habitat marino naturale. In questa ottica si inquadra anche la posa dei dissuasori contro la pesca a strascico della scorsa primavera, nel mare di Amendolara. L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale, a partire da questo tavolo tecnico, è quello di provare ad intercettare risorse comunitarie destinate a favorire lo sviluppo eco sostenibile del mare, della costa e della piccola pesca eco-compatibile, usando come grimaldello il patrimonio di biodiversità che la Secca può offrire. Un vero piano di gestione, insomma, a cui sta già lavorando lo staff di tecnici riunitosi lenedì mattina nella stanza del primo cittadino (nella foto).
Hanno partecipato all’incontro, presieduto da Ciminelli: Paolo Marzio per il Ministero dell’Agricoltura; Evelina Provenza per Arpacal e Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale); Canio Maddalena, capitano della Capitaneria di Porto di Corigliano; Antonio Pagano, presidente Associazione per lo Sviluppo dell’Alto Jonio; la docente Unical, Silvia Mazzuca e i responsabili del Diving Center Ogigia di Amendolara. «Ruolo principale per il raggiungimento degli obiettivi condivisi – ha dichiarato il sindaco Ciminelli a margine dell’incontro – dovrà averrlo la Regione Calabria cui spetta la promozione del piano di gestione della Secca e con la quale c’è già ampia convergenza rispetto alla utilità, ai contenuti ed ai metodi di redazione e messa in atto dello strumento giuridico al quale stiamo lavorando».
Vincenzo La Camera