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Alto Jonio a Cinque Stelle. Resiste il Centro Destra. Crolla il Partito Democratico

Alto Jonio a Cinque Stelle. Resiste il Centro Destra. Crolla il Partito Democratico
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Nel collegio di Corigliano Calabro per l’unoniminale alla Camera dei Deputati, il Movimento Cinque Stelle, da solo, ha doppiato l’intera coalizione di Centro Destra. Il Partito Democratico si attesta addirittura sotto il 18%. I Cinque Stelle vincono in pratica dappertutto, in alcuni  comuni vengono superati soltanto dal Centro Destra coalizione (come ad Amendolara e Rocca Imperiale ad esempio. Nei piccoli borghi di Castroregio e San Lorenzo Bellizzi, invece, vince il Pd). Dominano a Rossano e Corigliano (Sapia al 57% dei consensi), dove il Pd racimola solo il 10% in uno e nell’altro comune. Messaggio forte a Castrovillari e a Cassano. Nella città del Pollino, il “grillino” Misiti, chirurgo ortopedico, ha sbaragliato la concorrenza del figlio di Tonino Gentile candidato per il Centro Destra. Crolla il Partito Democratico, che è al governo cittadino: sotto il 12% (le briciole per Incarnato), come a Cassano all’Ionio. A Rossano e Corigliano la resistenza del Centro Destra allo strapotere del Movimento Cinque Stelle è trainata dai partiti della Destra come la Lega che incassa 2000 consensi a Corigliano e Fratelli d’Italia che fa lo stesso a Rossano.

Delusione per il Partito Democratico a Trebisacce, a maggior ragione per la connotazione dell’Amministrazione Comunale, dove pesa anche il pasticcio della mancata riapertura dell’ospedale condito da una pessima operazione di comunicazione a tal riguardo. ll Pd toppa anche a Roseto Capo Spulico e a Cerchiara di Calabria, dove anche qui governa entrambi i comuni. Mentre il partito di Renzi si difende ad Albidona. Praticamente nullo a Nocara, dove Aiello porta a casa solo 11 voti.

Meritano un’analisi a parte i comuni di Rocca Imperiale, Oriolo e Amendolara. A Rocca, la coalizione di Centro Destra, all’opposizione in Comune, supera il Movimento Cinque Stelle. Forza Italia prende più voti del Pd, che amministra il “paese dei limoni”. Anche qui il partito più votato è però quello di Di Maio. Ad Oriolo nonostante l’onda grillina (35%), il Pd non si scompone e resta vivo (24%) davanti a Forza Italia (19%). Il Partito Democratico, anche qui al governo cittadino, tiene botta in virtù delle buone politiche amministrative in atto da qualche tempo in un’ottica di gestione del paese (interventi sicurezza post frane, politiche sociali, beni culturali), ma anche in chiave turistica. Il risultato delle urne ad Amendolara invece si presta ad almeno tre interpretazioni. Il Movimento Cinque Stelle (472 voti) è ormai una realtà consolidata e si prende lo scettro di primo partito; anche se a spuntarla, nel “paese delle mandorle”, è stata la coalizione di Centro Destra (543 voti). Ferdinando Aiello per il Centro Sinistra racimola 255 consensi. Liberi e Uguali si ferma a 53. Il partito di Di Maio e Di Battista è ormai una forza con cui confrontarsi e vanta un nutrito gruppo di attivisti tra cui l’ex presidente del Consiglio Comunale Luigi Sisci, dimessosi nel maggio scorso. Ma l’affermazione del Centro Destra è una boccata di ossigeno per il sindaco Ciminelli (anche se lo stesso aveva mugugnato per la scelta dei candidati), dichiaratamente di Forza Italia, che risponde così a qualche voce di piazza che lo vedeva traballare. E poi c’è il Partito Democratico che nonostante gli sforzi del neo segretario cittadino, Gianni Esposito, di riorganizzare la sezione, non riesce proprio a decollare e segna il passo anche ad Amendolara, specchio del voto regionale. Salvini, al grido di “prima gli italiani”, fa la voce grossa anche da queste parti con numeri importanti a Trebisacce (235 voti), Villapiana (148), Rocca Imperiale (119) e Amendolara (102).

Vincenzo La Camera

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Giuseppe Pagano
Giuseppe Pagano
7 anni fa

Ad Amendoilara,il tracollo del PD trae origine da una condotta del partito obsoleta e autodistruttiva.Tragga il Segretario le dovute conseguenze.Figure ataviche che continuano a monopolizzare il partito;individui, non ben visti dalla base, fatti entrare dalla porta principale;
linea politica non recepita dalla gente di sinistra e,per ultimo,sezione di partito trasferita altrove.Inevitabile il crollo.

Francesco Foggia
Francesco Foggia
7 anni fa

La consapevolezza che “il partito di Di Maio e Di Battista sia ormai una forza con cui confrontarsi” non deve far dimenticare che alla base di questo evento ci sono dieci milioni di cittadini ripetutamente delusi e offesi da una classe egemone (distante, sorda e cieca) che li ha privati di servizi sociali essenziali (sanità, giustizia, lavoro, scuola) e li ha “torchiati” per compensare il buco economico conseguente alle sue “malefatte politiche”.

nimo
nimo
7 anni fa

Finalmente si potrà ricostituire il Regno Delle Due Sicilie

Francesco Foggia
Francesco Foggia
7 anni fa

Non per la ricostituzione del Regno delle Due Sicilie, bensì per la vera Unità d’Italia, che non avverrà facilmente se continueranno ad esserci vincitori e vinti (da sfruttare o umiliare).
L’unificazione delle due Germanie dovrebbe insegnare tanto, soprattutto ai “vincitori”.