Diocesi di Cassano, Comuni e Asp insieme contro il gioco d’azzardo

Un protocollo d’intesa per la prevenzione della diffusione del gioco d’azzardo è stato siglato ieri (martedì) dal vescovo di Cassano all’Ionio, mons. Francesco Savino, i ventidue sindaci dei Comuni del territorio diocesano (Albidona, Alessandria del Carretto, Altomonte, Amendolara, Canna, Cassano allo Ionio, Castrovillari, Cerchiara di Calabria, Francavilla Marittima, Laino Borgo, Laino Castello, Montegiordano, Morano Calabro, Mormanno, Nocara, Oriolo, Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico, Saracena, San Lorenzo Bellizzi, Trebisacce, Villapiana) e l’Azienda Sanitaria di Cosenza. Le parti, che includono anche la Caritas diocesana, s’impegnano ad istituire un Osservatorio permanente presso la stessa struttura Caritas, costituito dai referenti degli enti sottoscrittori ed allargato ai soggetti del pubblico o del privato sociale che intenderanno condividere gli obiettivi del protocollo.
L’Osservatorio elaborerà una serie di azioni di prevenzione, tra cui attività presso le scuole medie superiori, i centri di aggregazione, le parrocchie, le associazioni ed i movimenti; corsi di formazione sul gioco d’azzardo e sulle problematiche ad esso connesse con il coinvolgimento delle Associazioni di Categoria e gli esercenti dei pubblici esercizi; promuoverà, inoltre, un “marchio di responsabilità sociale” che identifichi gli esercenti che aderiscono alla azioni di prevenzione e contrasto del gioco d’azzardo.
Inoltre, i sottoscrittori s’impegnano ad “approvare, ove non esistenti o insufficienti, regolamenti comunali specifici per il contrasto al gioco d’azzardo che prevedano una disciplina organica per la concessione delle licenze relative all’esercizio dei giochi leciti (comprese le sale scommesse), al fine di garantire che la diffusione dei locali in cui si pratica il gioco lecito, avvenga evitando effetti pregiudizievoli per la sicurezza urbana, la viabilità, l’inquinamento acustico e la quiete pubblica, e al fine di limitare le conseguenze sociali dell’offerta dei giochi su soggetti psicologicamente più deboli e di definire idonee distanze dai c.d. “luoghi sensibili”, divieti di gioco ed orari precisi, nonché adeguate sanzioni di carattere economico, di sospensione e revoca della licenza per i contravventori dei regolamenti“.
«E’ una bella pagina di sussidiarietà verticale – ha dichiarato mons. Francesco Savino – che parte dalla Chiesa e coinvolge le Istituzioni del territorio, guardando alle tante persone che sono affette dalla ludopatia e dall’azzardopatia, ponendosi come sfida educativa che prevenga il diffondersi di ciò che è divenuta una vera e propria malattia. Se a me sta a cuore il popolo – ha poi aggiunto il presule – e ad ogni cittadino sta a cuore il popolo, non possiamo non metterci insieme. La Calabria ha bisogno di un nuovo umanesimo, in cui i cittadini devono diventare responsabili e protagonisti».
Federica Grisolia