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L’importanza di mangiare sano in un convegno a Roseto

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La buona alimentazione come recupero di uno stile di vita sano, questa l’estrema sintesi del convegno tenutosi nella suggestiva cornice dell’Antico Granaio sul Lungomare di Roseto Capo Spulico. L’evento, organizzato dal Centro di Educazione Alimentare – nato da qualche anno nella Città delle Rose – in collaborazione con l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco, Rosanna Mazzia. A lei il compito di aprire il dibattito, moderato da Gina Stan Florentina, con i saluti al numeroso pubblico voglioso di cogliere i consigli degli esperti per una sana alimentazione.

Il Centro Alimentare di Roseto Capo Spulico nasce dalla necessità di aiutarci a saper mangiare, a riequilibrare il nostro organismo, e a risolvere le problematiche che una cattiva alimentazione o eventuali intolleranze e allergie possono sorgere e che troppo spesso fanno parte della vita di molte persone. Un percorso alimentare corretto, in un mondo alla continua ricerca della dieta perfetta, è un tema che non può non essere affrontato con le dovute competenze e senza avere un parere medico. Troppo spesso, infatti, ci si affida a fantomatiche ricette per la felicità che promettono risultato sorprendenti in pochissimo tempo.

Di alimentazione e nutrizione, e del ruolo della scienza in questi campi, ha parlato il Dott. Antonio Farina, medico e biologo, illustrando dal punto di vista clinico i vantaggi e i benefici sulle patologie che il mangiar sano può avere sulle nostre vite. Oltre il 60% degli italiani, infatti, vive in condizioni di sovrappeso e obesità, patologie subdole che se non curate adeguatamente possono contribuire all’insorgere di malattie gravi e a volte potenzialmente letali. La prevenzione è il primo passo per iniziare a vivere meglio e scongiurare rischi molto più gravi per la nostra salute.

In questo percorso è importante essere seguiti in maniera costante, soprattutto per abituare il nostro organismo ad approcciarsi ai cambiamenti di abitudini di vita rispetto al passato. Qui entra in gioco il ruolo del Coach, un vero e proprio allenatore che ci guida nel corso della partita e ci segue negli “allenamenti” quotidiani. Il Coaching Alimentare è di fatto la nuova frontiera della forma, e la coach nutrizionale Carlotta Truminio ha dato le prime indicazioni ai suoi “giocatori in campo” per raggiungere i risultati sperati.

Imparare a mangiar sano, però, è un percorso che deve coinvolgere necessariamente anche i bambini, perché è proprio nelle nuove generazioni che il fenomeno del sovrappeso e dell’obesità registra numeri allarmanti. L’esplosione dei fast food, del cibo spazzatura, e della sedentarietà nella quale i giovani trascorrono gran parte della giornata, ha portato tra le conseguenze peggiori un aumento dei casi di patologie legate alla malnutrizione soprattutto nei ragazzi. Essere educati al mangiar sano, coinvolgere i genitori e le famiglie ad adottare uno stile di vita sano è fondamentale per lo sviluppo psicofisico dei bambini e dei ragazzi. Il ruolo dei genitori nei processi dell’educazione alimentare, in un percorso che interessa più enti e agenti possibili, è fondamentale per le nuove
generazioni, e l’elemento di congiunzione tra questi attori sociali è la figura del pedagogista. Una figura professionale rappresentata nell’occasione dal Dott. Guido Valenzano, nella sua panoramica sulle realtà che coinvolgono i più piccoli in relazione al loro stile di vita.

A chiudere i lavori, l’esperto di Igiene Alimentare, Ing. Nicola Conforti, per entrare a gamba tesa nel mondo degli integratori alimentari, che oggi sono sempre più spesso associati a fattori commerciali, alle mode del momento, piuttosto che alla necessità effettiva. Una corretta alimentazione, equilibrata in tutti i nutrienti, consente al nostro
organismo di non avere alcuna necessità di ulteriori integrazioni, salvo i casi di particolari patologie e su consiglio del proprio medico.

Giovanni Pirillo

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