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Roseto. Visita sottotono di Orfini nell’Alto Jonio. Malcontento in casa PD

Roseto. Visita sottotono di Orfini nell’Alto Jonio. Malcontento in casa PD
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Tour in sordina ieri per il presidente nazionale del Partito Democratico, Matteo Orfini, che accompagnato dal segretario della Federazione Pd Cosenza, Luigi Guglielmelli e dalla componente del Pd provinciale, Simona Colotta, ha fatto tappa in alcuni comuni dell’Alto Jonio, concludendo la sua visita a Roseto Capo Spulico dove nel granaio del Castello, sul lungomare, ha incontrato amministratori locali, iscritti e simpatizzanti. A Roseto c’era anche il deputato Pd Enza Bruno Bossio, oltre al sindaco di casa Rosanna Mazzia, e ai colleghi di Nocara (Franco Trebisacce), Alessandria del Carretto (Vincenzo Gaudio), Trebisacce (Franco Mundo), Rocca Imperiale (Giuseppe Ranù). C’erano il vicensindaco di Oriolo, Vincenzo Diego in compagnia del presidente del Consiglio Comunale, Alfredino Acciardi. Tra gli altri anche una delegazione del circolo Pd di Amendolara con il suo segretario Gianni Esposito. La chiacchierata, moderata da Simona Colotta, è stata introdotta dal presidente della sezione di Roseto, Nicola Converti e poi man mano si sono susseguiti alcuni interventi (pochi a dire la verità) degli amministratori locali (Rosanna Mazzia, Franco Trebisacce, Giuseppe Ranù, Mario Melfi), prima che Guglielmelli e Bruno Bossio anticipassero l’intervento finale di Orfini.

Quello che è emerso è un malcontento diffuso da parte degli amministratori locali in quota Pd, apparsi disorientati (lo confermano loro stessi) nei confronti di una politica del partito che non riesce più a comunicare con la base e sopratutto con gli elettori. Proprio la difficoltà di comunicazione del partito è emersa nell’intervento del sindaco Mazzia, a cui ha fatto eco il primo cittadino di Nocara, Franco Trebisacce, che ha rimarcato la necessità di un reset del partito. E di ricominciare soprattutto con facce e idee nuove. «In un paese normale – ha detto Trebisacce – dopo una sconfitta del genere (elezioni di marzo. ndc), si sarebbe azzerata la classe dirigente. Invece Renzi ancora appare spavaldo in Tv facendo perdere ulteriori consensi al nostro partito, che così rischia di sparire».

Gli interventi hanno timidamente accennato a qualche critica nei confronti dell’ultima manovra finanziaria del governo giallo-verde, ma è palpabile che sono tanti i problemi in casa propria da risolvere prima da erigersi ad opposizione credibile nel Paese. Il sindaco di Rocca, Ranù ha stimolato il partito a concentrarsi sul dramma povertà che affligge l’Italia, cercando di ripartire dando risposte a questo problema. Il consigliere comunale di Amendolara, Mario Melfi – che ha espresso solidarietà al sindaco di Riace, Mimmo Lucano – ha parlato di gestione vecchia della comunicazione da parte del partito che in un mondo che si evolve non tiene il passo di altre forze politiche che riescono a fare proseliti utilizzando bene i nuovi strumenti di comunicazione. In sostanza, lo ha ribadito anche la Bruno Bossio, il Partito Democratico è alla ricerca di una strategia vera, partendo dalla scelta delle classi sociali a cui vuole rivolgersi. Il presidente Orfini ha provato a stigmatizzare il recente DEF (Documento di Economia e Finanza), rigettando soprattutto la Flat Tax («che agevola i ricchi»). Orfini ha fatto tappa anche ad Oriolo, accolto dal locale circolo e dal vicesindaco Vincenzo Diego. Qui si è congratulato per il lavoro svolto sino ad ora dall’Amministrazione Comunale sia in chiave turistica che per la gestione delle frane che spesso colpiscono il paese. Ma il vicesindaco Diego, senza remora alcuna, ha ricordato al presidente come il partito debba mantenere un rapporto più diretto con la base e con gli amministratori locali, perché è ascoltando i territori – dice Diego – che si riesce ad avere davvero il polso dei problemi reali che affliggono il Paese.

Vincenzo La Camera

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GIUSEPPE PAGANO
GIUSEPPE PAGANO
6 anni fa

Ricominciare soprattutto con facce e idee nuove.Gestione vecchia della comunicazione.Belle parole se non fosse che a dirlo sono sempre i soliti individui,le stesse persone che hanno amministrato l’Alto Ionio Cosentino da trent’anni a questa parte e che hanno distrutto la sinistra.Andate a casa perchè non siete più credibili!La sinistra ha bisogno di volti nuovi con idee nuove da contrapporre all’attuale strapotere del populismo imperante e pericoloso per il futuro della nostra nazione.