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Cerchiara, “Grotta delle Ninfe”. «Carlomagno come Totò che ha messo in vendita la Fontana di Trevi»

Cerchiara, “Grotta delle Ninfe”. «Carlomagno come Totò che ha messo in vendita la Fontana di Trevi»
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L’amministrazione comunale in carica guidata dal sindaco Antonio Carlomagno, dopo una serie di valutazioni e dopo aver acquisito il parere tecnico del Dirigente dell’Area Tecnica arch. Marcello Martino, ha deciso di affidare a un privato la gestione del Complesso Termale “Grotte delle Ninfe” e dell’annesso Centro Benessere, non ancora ultimato. Insorge il consigliere di Minoranza Antonio Valentino che definisce “scellerata” la scelta di privatizzare un bene pubblico che, a suo dire, deve rimanere nella disponibilità dei cerchiaresi.

Per opporsi a questa scelta il portavoce della Minoranza “Progetto Comune”, in occasione del consiglio comunale che è in programma lunedì 10 dicembre prossimo per ratificare la suddetta Delibera, ha chiamato a raccolta la cittadinanza per protestare contro quello che lo stesso Valentino non esita a definire “un abuso”. «Ribadisco – dice Valentino – di essere decisamente contrario all’affidamento del Parco Termale e, semmai, visto che è ancora da completare nonostante la solenne inaugurazione, si poteva affidare in gestione il solo Centro Benessere… Affidando ad un privato tutto ciò che si trova all’interno del perimetro del Parco – spiega ancora Valentino definendo davvero inconcepibile la scelta – e quindi dalla struttura alle attrezzature, passando per gli spazi-ristoro e il bar, i cerchiaresi così come anche tutti i cittadini del Comprensorio dovranno sempre chiedere il permesso e soprattutto indennizzare il privato per qualsiasi iniziativa si intenda intraprendere all’interno delle Terme».

Comunque sia l’esecutivo comunale, che come è noto andrà in scadenza di mandato nella prossima primavera, ha già preso le sue decisioni tanto è vero che la CUC (centrale unica di committenza) diretta dall’arch. Luigi Cesare Maria Milillo ha già pubblicato il Bando attraverso il quale, col criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sia il Parco Termale che il Centro Benessere saranno affidati a un privato per la durata di 15 anni e per un corrispettivo annuale di 60mila euro da pagare al Comune in tre rate. E la scadenza del Bando è fissata al 13 dicembre prossimo. Ma il consigliere Valentino, che per la verità da tempo si è accollato l’onere di fare opposizione all’esecutivo in carica, non ci sta e, tra l’altro, denuncia il fatto che, a suo dire, il Bando di affidamento presenta di gravissimi errori di valutazione tecnica in violazione del Codice degli Appalti, «a partire dall’esiguità della cifra che, – sempre a suo dire, – rende la concessione un abominevole capestro che va a solo danno della comunità e a vantaggio del gestore che ne beneficerà».

Ma, secondo Valentino, un altro grave abuso consisterebbe nel fatto che l’Amministrazione Carlomagno, atteso che la sorgente termale come acqua proveniente dal sottosuolo è di proprietà della Regione Calabria che l’ha affidata in gestione diretta al Comune di Cerchiara di Calabria con Decreto n.12.888 del 19 settembre 2013, non è cedibile in sub-concessione ad altri, tanto più se privati. Insomma, prendendo in prestito la storia di un noto film di Totò, il sindaco Carlomagno, secondo Valentino, ha fatto un po’ come Totò che ha messo in vendita la Fontana di Trevi.

«Contiamo dunque –- ha concluso Antonio Valentino – in un sussulto di buonsenso del sindaco e della sua residua Maggioranza affinchè, alla luce di queste sacrosante obiezioni, nel prossimo Consiglio Comunale revochi la Delibera di affidamento del Parco Termale “Grotta delle Ninfe” e anche i lavori di completamento del Centro Benessere, perché quell’area appartiene alla storia di Cerchiara e noi lavoreremo, insieme ai cittadini, affinché continui a rimanere tale».

Pino La Rocca

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Leandra Capitoni
Leandra Capitoni
5 anni fa

Non sono un cittadino cerchiarese ma bensì villeggiante da ormai 50 anni e puntualmente ogni estate faccio la mia puntatina al meraviglioso Parco delle Ninfe,ero poco più di una bambina quando ho fatto il primo ingresso in questo posto meraviglioso e sopratutto incontaminato,trovo deplorevole l’idea del sindaco Carlomagno di dare in appalto tutto il complesso solo per una questione di business, il Parco delle Ninfe appartiene ai cerchiaresi che sempre nel corso degli anni ben hanno gestito questo luogo incantato,che venga dato in appalto il centro benessere e mi auguro comunque che questo, apra opportunità lavorative ai giovani del luogo e non a mangnanti benestanti in cerca appunto di business,confido nel prossimo appuntamento del consiglio comunale che il Parco delle Ninfe rimanga ai cerchiaresi,forza, lottate per quello che vi appartiene.