Amendolara. «Assessori vicini a Salvini. Ecco perché il migrante del Mali non viene ricordato»
E’ letteralmente al vetriolo uno degli ultimi post del consigliere comunale di minoranza di Amendolara, Mario Melfi. L’ex sindaco ripropone sul più noto dei social network un invito rivolto per iscritto, circa due mesi fa, al sindaco Antonello Ciminelli e alla Dirigente Scolastica del locale Istituto Comprensivo, Magda Berloco, per chiedere loro di ricordare la memoria del povero ragazzo del Mali annegato il 18 aprile del 2015 con la sua pagella scolastica cucita in tasca.
Ebbene, Mario Melfi chiese in quella missiva di porre una pietra d’inciampo davanti alla scuola Elementare o Media in memoria del migrante 14enne, «affinché – scrive il consigliere comunale in quota PD – gli studenti amendolaresi possano ricordarsi di un loro coetaneo che pensava di poter vincere le sfide della vita attraverso la cultura». Da quanto riferisce lo stesso Melfi però, ad oggi, nessuna risposta gli sarebbe pervenuta dai destinatari della lettera. «Il problema vero – scrive Melfi, rivolgendosi al sindaco Ciminelli – è che avendo assessori che di giorno e notte sono intenti a pubblicare il “verbo” di Salvini, realizzare la pietra d’inciampo del ragazzo del Mali gli farebbe perdere consenso».
Vincenzo La Camera
Personalmente non nutro alcuna simpatia per Salvini e il partito che rappresenta.Ritengo che il leader della Lega sia ,per certi versi,anche socialmente pericoloso.Cio’ non toglie che chi nutre simpatie per il segretario Leghista sia un antidemocratico.Cio’ non toglie che qualche consigliere di maggioranza del Comune di Amendolara possa essere vicino alle idee di Salvini.Non vi e’ niente di paranormale.Al contrario ritengo illogica e obsoleta la riflessione del consigliere di minoranza Melfi che ,molto probabilmente,continua a ripetere gli errori noti di quello schieramento politico cui appartiene.E’ impensabile come un consigliere di minoranza in un paese ,come tanti,afflitto da mille problemi si preoccupi di porre una pietra di inciampo davanti alle scuole in memoria di un migrante.Non c’e alcun bisogno di porre targhette o quanto altro perche’ il ricordo di un povero ragazzo ,morto lontano dal suo Paese per cercare un futuro migliore,gli Amendolaresi tutti lo portano nel cuore grande che li contraddistingue.Un consigliere comunale dovrebbe cercare di migliorare il suo paese e non occuparsi di sistemare targhe commemorative.
Verosimilmente anche il Signor Pietro (il cognome?) ,che tanto bene mi conosce ,appartiene allo stesso schieramento politico del consigliere di minoranza del comune di Amendolara.Noto ancora una volta che la confusione alberga il suo modo di comprendere e distinguere le cose e ciò porta inevitabilmente ad alterare fondamentalmente il significato del pensiero altrui.Cosa fare? Forse,e’ meglio ignorare i suoi deragliamenti.
Ho capito:sei: sei “PìETRUZZO”,naturalmenel,nel senso affettivo.Però siamo legati solo per la grande passione per la Juventus.Su tutto il resto siamo rimasti ai bei tempi dell’Università.Un abbraccio.