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Coronavirus, serve responsabilità. «Chi rientra in Calabria dal Nord interessato dall’epidemia contatti i medici»

Coronavirus, serve responsabilità. «Chi rientra in Calabria dal Nord interessato dall’epidemia contatti i medici»
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Mentre è di qualche minuto fa la notizia della quarta vittima per Coronavirus in Italia, si tratta di 84enne di Bergamo, le regioni del Meridione si stanno organizzando per accogliere con tutte le dovute cautele e accortezze i numerosi concittadini residenti o domiciliati al Nord per motivi di studio o lavoro che in queste ore stanno rientrando al Sud, date le chiusure di numerosi posti di lavori e luoghi di istruzioni. Parliamo di un flusso di viaggiatori in partenza da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Liguria. 

Anche in Calabria, dove al momento non è stato registrato nessun contagio, le direttive dell’ente Regione e della sua presidente Santelli sono chiare: “Si invitano i cittadini calabresi che in queste ore rientreranno dalle regioni del Nord interessate dall’espansione epidemica, oltre che dalle altre aree internazionali già definite a rischio (Cina soprattutto), a comunicare alle autorità sanitarie locali il loro rientro in modo da valutare misure di quarantena attiva volontaria presso il proprio domicilio anche in assenza di sintomi”. Pertanto studenti, lavoratori, turisti di ritorno o chiunque in questi giorni si trovava al Nord e pensa di rientrare in Calabria dai propri cari deve assumersi la responsabilità – senza alcun tipo di vergogna o remora, ma semplicemente con pure finalità preventive –  di avvisare le autorità sanitarie locali o telefonare al numero (1500) del Ministero della Salute. Verrà valutata poi la possibilità, se necessaria, di una “quarantena” (isolamento) di 14 giorni a casa. Tenendo conto, comunque, che dal Basso Lodigiano e dal comune di Vo’ Euganeo, in provincia di Padova, non si può né entrare e né uscire, risultando di fatto zone isolate dal resto del Paese.

Per eventuali altri interventi, come chiusura scuole o annullamento manifestazioni o eventi in genere, la Regione Calabria non ha fornito alcuna direttiva, ribadendo che si tratta di misure che dovranno essere adottate nel caso in cui in un determinato territorio venisse scoperto un caso di Coronavirus.

Vincenzo La Camera

 

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