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Tra favorevoli e contrari, torna il mercato mensile di Trebisacce

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Torna, dopo tre mesi di quarantena, il grande mercato di fine mese a Trebisacce. Segno evidente che siamo entrati nella Fase 3 dell’emergenza sanitaria e che siamo sulla via della normalizzazione dopo mesi di isolamento e di blocco completo di tutte le attività commerciali. Per la verità la notizia ha suscitato pareri e commenti contrastanti. C’è infatti chi plaude all’iniziativa dell’Amministrazione Comunale che così dà un netto segnale di ripartenza; c’è invece chi è più prudente e ritiene prematura la data del 28 giugno e c’è infine chi propone lo spostamento dell’area mercatale sul Lungomare. La qual cosa, considerato che gli spazi sono molto più ampi, agevolerebbe il distanziamento fisico delle persone e quindi ci sarebbero minori rischi di diffusione del virus.

Per la verità c’è anche chi lamenta il fatto che lo storico mercato di fine mese, essendo i commercianti quasi tutti di fuori, in realtà rastrella risorse economiche a Trebisacce per esportarle fuori paese, anzi, considerato che gli ambulanti sono in gran parte pugliesi, addirittura fuori regione. Ma questo è un discorso antico ed è un cruccio che i commercianti locali, che pagano le tasse al Comune di Trebisacce, mal sopportano, soprattutto in questo periodo di grave crisi in cui, a causa del Coronavirus, hanno tenuto le saracinesche abbassate per oltre tre mesi. D’altra parte c’è da dire pure che il Comune, a causa del blocco del mercato durato tre mesi, non ha potuto incassare le somme che gli ambulanti versano al Comune attraverso le Convenzioni stipulate annualmente.

Certo, come si vede, non è facile accontentare tutti ed è assai probabile che gli amministratori in carica abbiano riflettuto a lungo sul da farsi, ma alla fine chi ha il mano il timone della barca deve prendere delle decisioni che non possono essere gradite erga omnes (da tutti). Questi infatti alcuni dei tanti pareri di segno diverso espressi dai cittadini sui social network. «Da un eccesso (restate a casa, chiusura strade, Trebisacce blindata) all’altro. Ancora presto per un mercato a cui affluisce tanta gente. Riflettete bene prima di decidere!». «Se ci saranno dei contagi, sapete bene di chi è la colpa». «Bella notizia! Un segnale di coraggio e di lungimiranza. Invece di fare i catastrofisti, pensiamo a collaborare come abbiamo fatto finora!». «Tutti hanno il diritto di lavorare. Soprattutto gli ambulanti che lavorano solo nei mercati. Del resto, – questa la simpatica battuta di una signora – non è che gli ambulanti li dobbiamo abbracciare e baciare, ci dobbiamo solo fare la spesa, restando a debita distanza!».

Pino La Rocca

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